È iniziata con una "amara considerazione" la relazione del presidente della Corte d'Appello di Palermo, Vincenzo Oliveri, per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, "una cerimonia che di anno in anno si rivela sempre più l'occasione per esporre lentezze, difficoltà, disfunzioni e carenze troppo note" e "un elenco di iniziative virtuose e spesso utili, che non riescono però a intaccare il quadro che rimane sostanzialmente negativo".
"Il problema principale - afferma Oliveri - resta sempre quello, purtroppo, della durata dei processi". Colpa della carenza di organico in diversi uffici, ma anche del continuo aumento delle cause sia civili che penali e, dunque, del bisogno di giustizia dei cittadini. Dal luglio 2011 al giugno 2012, nel distretto di Palermo sono sopravvenuti, in materia penale, 56.174 nuovi procedimenti (nel periodo precedente erano stati 54.518). Ne sono stati definiti 56.119 (a fronte di 48.982), ma l'arretrato, sensibilmente diminuito, è di 52.616 procedimenti (erano 52.350)
Oliveri ha ribadito l'esigenza di "un piano normativo, organizzativo e operativo che sappia coniugare le istanze della legalità con quelle dell'efficienza". Tuttavia ha anche parlato "di un clima decisamente cambiato sul fronte dell'amministrazione della giustizia".
Si è riferito a "un nuovo ministro della Giustizia antiretorico e pragmatico che si è posto obiettivi concreti e raggiungibili", ovvero "più risparmio, più efficienza". E ha aggiunto che "si è tornato a parlare di giustizia come servizio da rendere ai cittadini, insomma un cambio radicale di agenda, che, ci auguriamo, possa caratterizzare anche la prossima compagine governativa".
Da Oliveri anche un monito ai magistrati ''dobbiamo capire - ha detto - che è arrivato il momento di modificare molti dei nostri atteggiamenti. La comunità nazionale e internazionale ci scruta, stigmatizzando l'enfasi mediatica che viene data a certi provvedimenti, la sovraesposizione e i protagonismi di alcuni costantemente presenti in talk show televisivi dove disquisiscono di processi in corso''.
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