I rifiuti, la criminalità, gestione societaria poco chiara... Torna a parlarne, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, l'avvocato generale della Procura generale della Repubblica di Palermo Ignazio De Francisci.
"A Palermo - ha detto De Francisci - c'è una vera e propria bomba ecologica, si tratta della discarica di Bellolampo. Siamo in piena emergenza ambientale. La politica dice no ai termovalorizzatori, ma invece di usare slogan, dica dove intende mettere la spazzatura perché la discarica è prossima alla saturazione".
Secondo De Francisci "La scellerata gestione dell'Amia è sotto gli occhi di tutti. Molte ditte che hanno avuto appalti sono state collegate alla mafia. L'incendio di Bellolampo ha avuto conseguenze di non poco conto, e la diossina sprigionata dalle fiamme ha contaminato gli allevamenti animali, infiltrandosi negli scarichi fognari di alcuni comuni come quello di Carini. Il tutto nell'indifferenza delle amministrazioni comunali competenti".
A stretto giro di posta il commento del sindaco Leoluca Orlando, che rilancia le dichiarazioni di De Francisci. Per il primo cittadino le affermazioni del magistrato "confermano quello che dico da sei mesi: sprechi ruberie e illeciti che all'Amia si sono fatte in danno dei cittadini".
"Ho denunciato formalmente al ministro dello Sviluppo economico – ribadisce Orlando - l'esistenza di aziende in odore di mafia presso l'Amia. E ancora oggi abbiamo questi amministratori straordinari. Noi ci costruiremo come parte civile nei confronti di coloro che sono responsabili di questa insostenibile situazione. Ci auguriamo che al più presto si definisca la procedura fallimentare, si caccino gli amministratori straordinari e si restituisca la gestione dell'Amia al sindaco e all'amministrazione comunale".
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