L'inchiesta partita circa un anno fa, che nei giorni scorsi ha portato in carcere decine di persone e che ha visto poco meno di cinquanta indagati tra imprenditori, politici e amministratori pubblici prosegue inesorabile. Qualcuno dice che si è solo all'inizio e che i “livelli” coinvolti sono numerosi e l'inchiesta è destinata ad allargarsi. Tra i primi effetti di “rito” spiccano le dimissioni dell'On. Francesco Cascio, già Presidente del Parlamento Regionale, che si è autosospeso dalla Presidenza della Commissione Parlamentare per l'esame delle attività dell'Unione Europea. In queste ore hanno lasciato il carcere l'ex assessore regionale Gentile e il dirigente regionale Belcuore che sono stati trasferiti ai domiciliari. Entrambi a vario titolo indagati per aver beneficiato di numerosi benefit da parte dell'imprenditore Fausto Giacchetto al centro di tutta l'inchiesta.
Al contempo la Procura rileva che il proprio ufficio, il 335, adibito a notificare i così detti avvisi di garanzia per gli indagati è sommerso da richieste e telefonate di numerosi soggetti, che probabilmente sono entrati a contatto con la “rete” di Giacchetto, i quali chiedono informazioni rispetto al fatto di essere indagati oppure no. Una vera psicosi, che fa intuire come la portata del fenomeno sia probabilmente molto più larga di quello che si pensa. Al momento non sembrerebbero risultati nuovi iscritti nel registro degli indagati, ma le indagini e gli interrogatori di questi giorni potrebbero non escludere altri colpi di scena.
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