Doveva iniziare oggi il processo a carico dell'ex ministro democristiano Calogero Mannino, la cui posizione nell'ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia, è stata è stata stralciata e accolta la sua richiesta di essere processato col rito abbreviato.
L'udienza, dopo il primo rinvio a causa dello sciopero dei penalisti dello scorso marzo, era fissata per oggi, ma è stata posticipata al 4 dicembre. I legali dell'imputato Nino Caleca, Grazia Volo, Carlo Federico Grosso e Marcello Montalbano, hanno infatti presentato un certificato medico rilasciato da un istituto di medicina neurologica milanese che prospetta l'impossibilità di Mannino ad essere presente per almeno 30 giorni.
Il Gup Marina Petruzzella intanto ha disposto la sospensione dei termini di prescrizione del reato.
Mannino è uno dei dodici imputati nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Secondo l'accusa,oggi rappresentata dai pm Roberto tartaglia e Vittorio Teresi, l'ex ministro della Dc avrebbe contattato l'ex capo del Ros Antonio Subranni (anch'esso imputato nel procedimento), nel tentativo di stoppare alcuni piani di morte della mafia e che secondo il politico lo avrebbero riguardato direttamente.
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