L'occasione è quella che vede alle 12.30 di sabato 5 aprile, l'ennesimo sisma scatenarsi davanti la totale impreparazione delle istituzioni preposte alla tutela di tutti.
Certo capita a largo di Crotone, in Calabria, a circa 65 km di profondità, ma in termini di misura geologica è come se fosse capitato dietro casa nostra!
E già una magnitudo di 5.1, robba di normale amministrazione!
Allora diciamoci la verità, che si tratti di 5.1 o 6.1, se domattina l'epicentro non fosse a mare, ma nel centro della nostra Palermo, oltre agli ingentissimi danni, conteremmo tante vittime anche nei quartieri dei ricchi..
Le vittime dovute ai crolli certo, ma sopratutto quelle dovute all'inadeguatezza della macchina dei soccorsi, priva di mezzi e risorse adeguate, priva fino a prova contraria di una mappatura preventiva e reale del rischio e delle vulnerabilità del tessuto edilizio ( da mesi speriamo che qualcuno la esca dal cilindro...)
Eppure, questo tipo di analisi, indispensabile per giungere preparati il più possibile all'inevitabile prossimo evento sismico (statistica), e salvare vite( pianificazione) potrebbe già domattina dare lavoro a centinaia di giovani tecnici( programmazione) e rappresentare persino volano di importanti , motori economic( sviluppo sostenibile)!
Ma la verità, quella vera, è che qui, nella città di Federico II imperatore, le istituzioni sono assenti, i politici sono incapaci quando non collusi, gli amministratori tirano a campare, nella speranza che il prossimo terremoto avvenga da un'altra parte, perché tutti, tutti, dal Sindaco al Prefetto, dal Governatore al capo dei Vigili del Fuoco, sanno che è meglio sperare che la potenza livellatrice della natura, si scateni laddove si è fatta prevenzione e controlli, laddove l'incapacità e la connivenza degli amministratori locali, non abbiano generato l'immane abominio dell'abusivismo che impera sotto gli occhi di tutti e dove il prosperare di illecite connivenze politico-mafiose non abbia "sapientemente" potuto gestire alla luce del sole il ciclo totale produttivo, dal cemento al ferro, dalla sabbia al calcestruzzo alla scelta indifferente di suoli e mano d'opera!
Si! Senza allarmismi, siamo nelle mani di nessuno!
Ma questo credo sia già chiaro a tutti!
Santa ignoranza!
Salvaci tutti!
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