Don Aldo Nuvola incorre nella pena canonica della "sospensione a divinis". - E' quanto si legge in un comunicato stampa diffuso poche ore fa dall'Arcidiocesi di Palermo.
Come si spiega nelle nota, il parroco era già stato invitato a dimettersi nel dicembre 2008, quando si era avuta la notizia di un procedimento per molestia nei confronti di un giovane di 17 anni.
"In quella circostanza – prosegue il comunicato - gli era stato intimato di soggiornare presso la Casa dei Padri Venturini a Barcellona Pozzo di Gotto per un periodo di riflessione e di accompagnamento spirituale e psicologico. Successivamente – spiegano - è stato stabilito che seguisse un percorso organico e ben strutturato della durata di almeno due anni, che mirasse al consolidamento della maturità umana, affettiva e sacerdotale presso una struttura protetta".
Tenuto conto del fatto che il prete non ha ottemperato a quanto disposto e viste le indagini in corso per le quali pare che il prete abbia anche confessato almeno uno dei reati contestati, per Don Aldo Nuvola è ora prevista la pena canonica e – continuano dall'Arcidiocesi: "A norma del Motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela, nei confronti del sacerdote è già da tempo in corso la procedura canonica per la definizione del caso, non escludendo la dimissione dallo stato clericale e la dispensa dagli obblighi del celibato".
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