E' tutto fermo alle 21,30 di ieri. Le sezioni elettorali sono bloccate in attesa che i rappresentanti di seggio capiscano una volta e per tutte, in che modo va "utilizzata" la legge elettorale che ieri ha creato tanto scompiglio. Ieri Caterina Chinnici, l'assessore regionale alla Funzione pubblica, ha fornito l'interpretazione ufficiale della legge. Come abbiamo scritto ieri "Tutti i voti di preferenza per i candidati a sindaco vanno conteggiati singolarmente e fanno quorum solo per le percentuali legate all'elezione del primo cittadino. Tutti i voti delle liste e dei consiglieri comunali vanno conteggiati a se e fanno quorum solo per le percentuali relative all'elezione del consiglio comunale. I due calcoli vanno fatti e tenuti separati, questo dice la ratio della legge elettorale. Perciò il conteggio espletato fino ad ora è perfettamente corretto". Llink articolo: http://www.palermoreport.it/notizie/palermo-il-conteggio-dei-voti-e-perfettamente-valido)
I risultati al momento rimangono parziali con 598 sezioni scrutinate su 600 che danno Leoluca Orlando al 47,33% con 104.723 e Fabrizio Ferrandelli al 17,36% con 38.432
E' comunque chiaro che si andrà al ballottaggio, il 20 e 21 maggio.
Riportiamo (visti i precedenti) uno stralcio dell'attuale legge elettorale sul tema ballottaggi:
6. Per i candidati ammessi al ballottaggio rimangono fermi i collegamenti con le liste per l'elezione del consiglio dichiarati al primo turno. I candidati ammessi al ballottaggio hanno tuttavia facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quella o quelle con cui è stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate.
7. La scheda per il ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro l'apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
8. Dopo il secondo turno è proclamato eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti è proclamato eletto sindaco il candidato collegato, ai sensi del comma 6, con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. A parità di cifra elettorale, è proclamato eletto sindaco il candidato più anziano di età.