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La discarica di Bellolampo è sotto sequestro. Commissari Amia fuori, custodia e gestione passano alla Regione

altAl momento non si parla di disastro ambientale, ma in via cautelativa la discarica è stata posta sotto sequestro con provvedimento a firma del procuratore aggiunto Vittorio Teresi . "La discarica non è chiusa - spiega a Palermo Report Teresi – e dunque l'Amia continuerà a conferire i rifiuti a Bellolampo. Vogliamo tutelare la salute dei cittadini, c'è il rischio di infiltrazioni nelle falde acquifere". Indagine in corso dunque, a carico di ignoti al momento. "La decisione di sequestrare la discarica e affidarla alla Regione è stata da noi ponderata – ha spiegato il procuratore capo di Palermo Fancesco Messineo – Siamo consapevoli della gravità del provvedimento, ma era l'unico modo per tutelare la salute dei cittadini".

La discarica è stata quindi affidata  all'assessore regionale all'Energia, Nicolò Marino, che ha individuato il 'custode' giudiziario, Marco Lupo,  dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti dell'assessorato regionale all'Energia. Marino oggi è stato ascoltato in procura e a seguito dell'incontro ha comunicato che sono stati trovati i soldi per la realizzazione della sesta vasca, nodo centrale questo, vista la situazione di emergenza in cui si trova la discarica e dunque la raccolta dei rifiuti. Bellolampo è al collasso ed entro la fine di aprile almeno il primo lotto della nuova vasca dovrà essere realizzato, unico modo per scongiurare il peggio.

Ad aver portato al sequestro oggi è il lago di percolato che si è riformato nella discarica, a seguito anche del maltempo. Basti pensare che a seguito di piogge abbondanti in discarica in un giorno vengono prodotti circa 1400 tonnellate di percolato. Percolato che da tempo l'Amia smaltisce con difficolta causa delle scarse risorse economiche a disposizione e al fatto che le gare per l'affidamento del servizio vanno da tempo deserte per sfiducia nei confronti dell'azienda.(LEGGI QUI) 

La scorsa settimana il sindaco Orlando, quale massima autorità di Protezione civile della città di Palermo, ha firmato due ordinanze per disporre lo stoccaggio temporaneo del percolato in vasche stagne di proprietà di Esso e Amap, vista la grave situazione.

L'Amia aveva replicato "non si è formato alcun enorme lago di percolato' in discarica. Il riferimento ai 10 mila metri cubi di percolato riguardano i quantitativi presenti negli stoccaggi a tenuta della discarica". Insomma, si era al limite ma non si era verificata alcuna fuoriuscita. Lo stesso Assessore all'Energia Nicolò Marino aveva dichiarato che non c'era alcun lago di percolato eppure la Procura non la pensa così.

"La situazione è delicata – dicono dall'Amia – e lo è già da tempo, infatti l'avevamo già denunciata". E se Dall'Amia ci hanno dichiarato che il percolato presente non è nocivo e che i rilevamenti effettuati non mostrano livelli di sostanze che possano considerarsi rilevanti e allarmanti, dalla procura il pm Teresi risponde che "Gli esami fatti dall'Amia non sono corretti, non hanno tenuto conto di parametri necessari per avere dei riscontri specifici"

Un provvedimento, quello della magistratura, che arriva ad un giorno dall'incontro che si terrà a villa Niscemi tra Orlando e i sindacati e a tre giorni dalla decisione sulle sorti (fallimento o meno) di Amia.

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