Lo sgombero delle famiglie che occupavano da anni un palazzo abbandonato in via Pasquale Calvi ha riportato all'attenzione dell'opinione pubblica in modo drammatico il problema dell'emergenza abitativa in città. Problema annoso ma che, amministrazione dopo amministrazione, non riesce a trovare una soluzione definitiva.
"Non è più accettabile che interi nuclei familiari debbano oltrepassare il confine della legalità per riuscire ad avere un tetto sopra la testa – ha detto Giusi Scafidi, consigliere comunale del Mov139 –. Malgrado l'impegno profuso dal Sindaco Orlando e dall'Assessore Ciulla nel tentare di risolvere l'emergenza, è ormai palese (e questo dispiace) che ancora oggi questa amministrazione navighi a vista e che non sia riuscita a elaborare un progetto definito che utilizzi tutti gli strumenti che ha o può avere a sua disposizione. Sebbene ci sia stato il tentativo di instaurare un dialogo anche con gli abitanti di Via Brigata Aosta, altro caso eclatante esploso di recente, non si è riusciti a trovare il bandolo di una matassa alquanto ingarbugliata. La Quarta Commissione che io presiedo sta cercando di insistere presso l'Amministrazione che la strada da perseguire in questo momento è l'auto – recupero. Abbiamo la fortuna che la temperatura a Palermo sia ancora mite. Ma cosa succederà nel momento in cui l'autunno si presenterà con i suoi temporali e i venti freddi soffieranno per le strade della città? Occorre - conclude il consigliere – mettere in atto un piano d'urgenza che metta al riparo tutti quei cittadini che non hanno protezione di alcun tipo soprattutto in un momento in cui la fascia della povertà si va spaventosamente allargando per la crisi economica che fa perdere ogni giorno centinaia posti di lavoro incrementando quelle graduatorie dell'emergenza abitativa che non scorrono da anni".

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