Sono dure le dichiarazioni di padre Antonio Lucente, presidente di Confap Sicilia in risposta a quanto annunciato dal presidente della Regione Crocetta che ha deciso che non saranno attivati i primi anni dei corsi Oif, relativi cioè all'obbligo formativo della formazione professionale. "Nella drammatica disinformazione generalista e approssimativa, nei dati e nelle analisi, il presidente Crocetta fa un regalo alle mafie non permettendo ai giovani cittadini siciliani di trovare un futuro nel lavoro– dice padre Lucente – Basterebbe guardare cosa succede in regioni dove la formazione professionale iniziale é stata sradicata come Campania, Calabria e Sardegna. Ad oggi, abbiamo sempre operato rispettando le regole e rimettendoci i nostri capitali pur di sopperire ai ritardi della Regione e garantire l'attività scolastica ai nostri giovani".
Il Confap Sicilia è il collegio che riunisce gli enti cattolici che si occupano di formazione professionale nell'Isola (Cnos-Fap, Congregazione Padri Salesiani; Ciofs-Fp, Congregazione Figlie di Marie Ausiliatrice; Endo-Fap, Congregazione dei Padri Orionini; Engim Sicilia, Congregazione dei Padri Giuseppini del Murialdo; Cfp San Giovanni Apostolo) e conta circa tremila allievi, distribuiti su oltre duecento corsi. Di questi giovani, oltre il 20 per cento è costituito da ragazzi che erano in dispersione scolastica perché non hanno portato a termine la scuola dell'obbligo.
"Il tasso di occupazione complessivo dei giovani che portano a termine gli studi presso i nostri centri è pari al 50 per cento – aggiunge padre Luigi Sansone, delegato regionale del Cnos-Fap –, circa otto volto superiore alla media siciliana che, stando ai dati forniti dalla stessa Regione, è pari al 7 per cento. Siamo preoccupati e indignati. Se il presidente Crocetta è a conoscenza di enti che hanno rubato ai poveri, faccia i nomi ed intervenga. Certamente non lo abbiamo fatto noi. Così operando, si creerà soltanto altra dispersione scolastica e si distruggerà il lavoro fatto in questi anni che ha visto migliaia di giovani trovare lavoro e dare un giusto orientamento alle loro vite".
"I nostri corsi – conclude Paolo Zimmardi, direttore generale di Endofap Don Orione – abbracciano un bacino di utenza altissimo composto da giovani provenienti da situazioni economiche e sociali disagiate, le cui famiglie non sono in grado di sostenere i costi che la frequenza della scuola statale richiede. Pertanto, è in questo tipo di strutture e di offerta formativa che trovano l'ultima possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro evitando la dispersione scolastica che spesso può portare questi giovani ad intraprendere strade pericolose".
In segno di protesta, domenica 10 marzo, per le strade del centro di Palermo scenderanno i rappresentanti, i lavoratori e gli studenti, assieme alle loro famiglie, dei corsi gestiti dagli enti cattolici aderenti al Confap Sicilia. L'appuntamento è alle 9.30 in piazza Croci, il corteo si muoverà fino a piazza Verdi.
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