Accertato che gli occupanti abusivi degli alloggi di via Besio e via del Berrettaro al CEP, siano parenti di Giovanni Celesia, consigliere della VI circoscrizione (notizia che Palermoreport aveva dato in tempi non sospetti : http://www.palermoreport.it/notizie/sgombero-in-via-besio-no-non-e-vero-e-gli-abusivi-avrebbero-un-parente-nella-circoscizione ) sarebbe il caso che adesso Celesia si assumesse le sue responsabilità. Almeno in questo caso, visto che sembra che nella tentata rapina di due giorni fa alla gioielleria di Sferracavallo, non c'entri nulla. Lo scorso 2 febbario Celesia è stato arrestato, lo ricordiamo, con altre due persone, Rocco Pirrotta e Giovanni Mancuso. Questi ultimi dichiarano di non conoscerlo e che il giorno della tentata rapina Celesia non fosse con loro. Di fatto, il consigliere era in disparte, e proprio per questo gli agenti che lo hanno fermato sono convinti che la sua figura all'interno dell'azione, fosse quella del "palo". Al momento, il Gip quindi, per Celesia si è riservato la decisione sulla convalida del suo fermo. Il consigliere si difende parlando di "equivoco": lo scaldacollo era per proteggersi dal freddo e i guanti in lattice li aveva in tasca perché fa il parrucchiere. Già, ma non era in parruccheria quando lo hanno fermato gli agenti.
Insomma una situazione tutta da verificare, visto che le dichiarazioni di Celesia sono del tutto opposte a quelle degli agenti che lo hanno bloccato. La situazione si fa ingarbugliata e ci vorrà un poco prima che si chiarisca. Ma di certo sembra chiara la sua posizione rispetto alla faccenda degli alloggi occupati abusivamente: in via Besio risiede abusivamente la figlia di Celesia con marito e figli e in via del Berrettaro, sta abusivamente, il nipote dell'uomo, con moglie e figli. Su questo ancora Celesia non si è espresso, ma certo se dovesse dichiarare di non saperne nulla, sarebbe un insulto all'intelligenza, considerando che è cosa risaputa da grandissima parte dei residenti del quartiere e che lui è consigliere proprio in quella circoscrizione. E allora se c'è stato un "abuso di potere", sconfinato nella perpetrazione e perpetuazione di un'azione illegale, quale è l'occupazione abusiva di una casa, aggravata dal fatto che ci sia un vincolo di stretta parentela, Celesia dovrà assumersi le sue responsabilità ed essere subito rimosso dall'incarico di consigliere ed espulso dal partito. In tutto questo, ricordiamo sempre che le due famiglie, legittime assegnatarie, attendono ancora di entrare in quelle case che spettano loro di diritto.
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