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Formazione. I 15 arresti dei funzionari regionali (FOTO E NOMI). Un anno fa Palermo Report vi aveva già raccontato il meccanismo criminale

arresti - IbanPalermo Report un anno e mezzo fa vi aveva raccontato il meccanismo con cui veniva commessa la truffa all'interno del dipartimento regionale della Formazione e il modo in cui somme di denaro venivano distratte e dirottate a beneficiari diversi. A spiegarcelo era stata, nel luglio del 2012, la stessa Concetta Cimino (al tempo dei fatti dirigente protempore degli AAGG) e che risulta tra i 15 arrestati di oggi.

Secondo i pm, avrebbe messo a disposizione le sue credenziali di accesso (la Smart Card ed i relativi PIN e Password) ai sistemi informatici della Regione (c.d. SIC) e così di fatto gli avrebbe consentito di portare a termine le sue manovre di distrazione di fondi pubblici.
Una sostanziale differenza rispetto a quanto ci aveva raccontato un anno e mezzo fa e che con ogni probabilità tenterà di dimostrare per difendersi dalle pesanti accuse. LEGGI L'INTERVISTA RILASCIATACI DA CONCETTA CIMINO NEL 2012

L'OPERAZIONE IBAN e gli arresti di oggi: COSA, CHI E COME - I reati contestati sono peculato, truffa, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, falsità in atti pubblici. Con queste accuse a varo titolo, sono stati arrestati 15 persone di cui 2 imprenditori e 13 dipendenti regionali.

L'indagine investigativa sviluppata dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Alessandro è iniziata nel febbraio 2012 e nascono dalle denunce sporte dal Dirigente protempore del Dipartimento dell'Istruzione e Formazione Professionale dell'Assessorato della Regione Siciliana Ludovico Albert e daMarcello Maisano, attuale dirigente dell'Area AA.GG. del medesimo dipartimento, a seguito della ricezione di una diffida per mancato pagamento di un importo pari a circa 100.000 circa, in favore di una società di servizi – R.S.O..
I primi accertamenti svolti dai diretti collaboratori del denunciante evidenziavano che quella società risultava già beneficiaria della somma oggetto della diffida. Tuttavia gli approfondimenti disposti dalla dirigenza permettevano di verificare che l'IBAN del conto corrente sul quale era confluita la somma era intestato ad un soggetto diverso dal reale beneficiario, ossia Mario Avara, titolare a Palermo di un'attività commerciale di rivendita di legname.
L'allora Dirigente degli AAGG, Concetta Cimino, in pensione dallo scorso anno, facendo riferimento ad un errore materiale generato dal sistema informatico nella fase di preparazione ed invio telematico del bonifico, richiedeva la formale restituzione della somma.
Il nuovo dirigente degli AAGG, Maisano fece seguire ulteriori accertamenti sulla vicenda dai quali venne verificato che Avara era stato destinatario di altri mandati di pagamento (per ulteriori 100.000 euro), successivi a quelli della prima diffida, in realtà destinati a soddisfare le legittime pretese di un'altra società di servizi – TECNOSTRUTTURA-.

LE FALSIFICAZIONI DIGITALI
Ruolo centrale in questa ennesima storia di malaffare all'interno della pubblica amministrazione, aveva Emanuele Currao (Nella foto, il primo in alto a sx), funzionario del Dipartimento. Gli accertamenti di tipo tecnico incrociati con i riscontri documentali ed altri accertamenti della P.G., nonché la ricostruzione del processo di lavorazione dei mandati di pagamento, hanno permesso di far emergere comportamenti dolosi volti alla reiterata appropriazione di fondi pubblici, mediante la sostituzione dell'IBAN dei c/c dei legittimi beneficiari sui relativi mandati di pagamento con i codici IBAN relativi a c/c intestati agli autori delle condotte criminose. Tale sostituzione si concretizzava all'atto dell'inserimento dei dati sui server della Regione Siciliana. Da qui il nome dell'operazione.
Di più, si è anche accertato che, lungo il processo di lavorazione, vi erano delle falle nell'azione di controllo.
In particolare, Concetta Cimino, nella qualità di Dirigente protempore degli AAGG, avrebbe messo a disposizione le sue credenziali di accesso (la Smart Card ed i relativi PIN e Password) ai sistemi informatici della Regione (c.d. SIC) e così di fatto gli avrebbe consentito di portare a termine le sue manovre di distrazione di fondi pubblici.

Nel corso delle attività si aveva, dunque, modo di riscontrare che il sistema ideato da Currao, oltre che a diretto vantaggio dello stesso, coinvolgeva pienamente l'imprenditore che aveva ricevuto i bonifici di cui si è parlato in precedenza e che gli aveva anche fornito materiale per la realizzazione di un'unità abitativa in legno in Sciacca (AG), sottoposto nella mattinata di oggi a sequestro preventivo.

GLI STRAORDINARI
Lo stesso modus operandi, messo in atto da Currao, veniva rinvenuto nella canalizzazione di flussi di denaro in favore di altri dipendenti dello stesso dipartimento Formazione. In particolare, in merito ai fondi pubblici del progetto A.P.Q. (Accordi Programma Quadro) intitolato alla Medaglia d'oro al Valor Civile, Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, riguardante il pagamento di emolumenti per lavoro straordinario ai dipendenti regionali per lo svolgimento di progetti mirati, l'intervento del funzionario Currao permetteva ad alcuni suoi colleghi di percepire indebitamente somme di denaro per prestazioni lavorative non rese e che invece venivano falsamente fatte apparire reali.

IL VIAGGIO DI FORMAZIONE
In un altro caso sempre Currao riesce a far attribuire la somma di circa 35.000 euro, provenienti dai fondi del medesimo progetto, ad un soggetto che non era neppure dipendente regionale, ma titolare di un'agenzia di viaggi che aveva organizzato una trasferta di funzionari italiani, tra cui il Currao stesso, in America latina, nell'ambito della missione PACEF URBAL III - finanziata con fondi europei.
In questo specifico caso, il servizio fornito dall'agenzia di viaggi sarebbe stato fatto pagare due volte all'Amministrazione attraverso un decreto ingiuntivo – emesso dal Tribunale di Palermo nei confronti dell'Assessorato Regionale - fatto richiedere dallo stesso Currao ed il cui conseguente accredito veniva "girato", ancora una volta, sul proprio c/c per un importo di circa € 42.000.

Altrettanto significativo è stato anche un altro episodio di distrazione di fondi pubblici pari a 200.000 euro dei quali era creditrice la Regione Veneto, che venivano fatti accreditare verso un conto corrente riferito ad una società appaltatrice dell'Assessorato alla Formazione, A.M.UFFICIO SRL, falsificando abilmente le missive provenienti dalla Regione Veneto, sulle quali riusciva ad alterare l'IBAN.

Accertati anche alcuni casi di turbata libertà degli incanti poiché due funzionari dello stesso Assessorato regionale, ovvero un cassiere - Gualtiero Curatolo ed un consegnatario Marco Inzerillo , che ne curavano l'istruzione, facevano vincere irregolarmente appalti per forniture di servizi a ditte di proprietà di prossimi congiunti degli stessi.

Si è avuto anche modo di verificare che i capitoli da cui venivano attinte e distratte le somme erano molteplici e riguardavano oltre che fornitori di servizi istituzionali anche fondi per le scuole o prestazioni lavorative di professionisti che collaboravano con la Regione. In tal modo, spalmando le cifre su diversi capitoli , Currao riteneva che la grossa mole di mandati di pagamenti sviluppati dalla Regione Siciliana, nonché i lunghi tempi di rendicontazione delle singole attività avrebbero impedito la scoperta della canalizzazione verso gli IBAN di interesse piuttosto che verso quelli dei legittimi percettori.
Parte delle somme, durante le indagini, sono state restituite.
Tutti gli altri arrestati sono dipendenti regionali, coinvolti nell'indebita percezione di somme di denaro per lavoro straordinario non effettivamente prestato.

ELENCO DELLE PERSONE ARRESTATE:
- CURRAO Emanuele, nato a Palermo il 10.05.1967, funzionario direttivo dell'amministrazione regionale, associato in carcere;
- AVARA Mario, nato a Palermo il 23.03.1964, imprenditore, associato in carcere;
- CIMINO Concetta, nata a Caltanissetta il 25.10.1946, dirigente dell'amministrazione regionale in pensione;
- INZERILLO Marco, nato a Lucca Sicula (AG) il 13.06.1964, funzionario direttivo regionale;
- CURATOLO Gualtiero, nato a Palermo l'.8.02.1966, cassiere regionale;
- RIZZO Maria Concetta, nata a Palermo il 7.12.1963, istruttore direttivo regionale;
- CAVALIERI Maria Antonella, nata a Palermo l'8.5.1961, istruttore direttivo regionale;
- BARTOLOTTA Federico, nato a Palermo il 4.2.1953, istruttore direttivo regionale;
- DI PIETRA Vito, nato a Palermo l'11.4.1970, collaboratore regionale;
- BONFARDECI Giuseppina, nata a Palermo l'8.09.1962, istruttore direttivo regionale;
- SPALLINO Giampiero, nato a Palermo l' 11.5.1970, collaboratore amministrativo regionale;
- ZANNELLI Carmelo, nato a Palermo il 29.4.1967, collaboratore amministrativo regionale;
- DUCATO Michele, nato a Palermo l'8.02.1959, funzionario direttivo regionale;
- GAZZELLI Marcella, nata a Palermo il 18.11.1965, collaboratore amministrativo regionale;
- FILINGERI Amedeo Antonio, nato a Borgetto (PA) il 13.09.1962, imprenditore.

Foto arrestati

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