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Agenzia di Stampa Italpress
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Eccezioni rigettate: Stato e mafia sullo stesso banco degli imputati, a giudicarli il Tribunale di Palermo

altIl Gup del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini, ha respinto tutte le eccezioni di competenza territoriale presentate dall'inizio dell'udienza preliminare dagli imputati. Il procedimento per la trattativa stato-mafia rimane a Palermo. Quattro erano le città "candidate", Palermo, Roma, Firenze e Caltanissetta. Nove imputati su 12 avevano chiesto che il processo fosse spostato.

Gli ex ministri Calogero Mannino e Nicola Mancino che avevano richiesto rispettivamente di essere giudicati dal Tribunale di Roma e dal tribunale dei Ministri, saranno giudicati invece dal giudice ordinario a Palermo così come gli altri nove imputati.

Secondo il Gup né Mannino né Mancino sono accusati di aver commesso il reato con riferimento alle funzioni ministeriali e non rivestivano incarichi istituzionali all'epoca dei reati contestati.

Il giudice Morosini ha confermato le ragioni che "radicano la competenza della Autorità Giudiziaria di Palermo" presentate lo scorso 27 novembre dai Pm di Palermo.