"Purtroppo, dolorosamente, nelle liste dovremo procedere, saremo costretti a procedere, con l'esclusione di chi è chiacchierato. Dell'Utri è un galantuomo, credo che lui stesso abbia in mente cose diverse. Ha avuto contro la magistratura di Palermo che gliene ha fatte di tutti i colori". Stando così le cose, Silvio Berlusconi sembra accettare l'idea che rimanga fuori dalla porta, a un mese e mezzo dalle elezioni politiche, il suo sodale di una vita: niente candidatura sotto il simbolo del Pdl per Marcello Dell'Utri.
Il senatore pidiellino uscente non correrà sotto le insegne berlusconiane per difendere lo scranno appena abbandonato con lo scioglimento delle Camere, è vero. In quanto nelle fila dei "chiacchierati"? Così come il Cavaliere ha apostrofato oggi a Sky Tg24 coloro che è vero non rientrano tra gli incandidabili in termini di legge, ma i cui procedimenti giudiziari pendenti consigliano di non ripresentare nell'ammiraglia della coalizione, in tempi di moralizzazione diffusa.
In tal caso sarebbe per Berlusconi una decisione indubbiamente dolorosa, pur se imputabile a suo dire ai giudici palermitani, "che gliene ha fatte di tutti i colori" al Dell'Utri stesso.
Vale ricordare come il co-fondatore di Forza Italia abbia tuttora pendente, tra gli altri, un procedimento per concorso esterno in associazione mafiosa avviato proprio dalla Procura di Palermo, pur dopo l'annullamento da parte della Cassazione della sentenza d'Appello – grado in cui dovrà essere giudicato un'altra volta - che lo condannava a sette anni di reclusione; è indagato poi per l'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, nell'ambito delle quale i giudici (ancora una volta palermitani), ritengono abbia estorto ingenti somme di denaro a Berlusconi stesso per non rivelare presunte connivenze di quest'ultimo con Cosa nostra.
Quel "credo che lui stesso abbia in mente cose diverse", con cui argomenta Berlusconi l'assenza dell'amico nelle prossime liste del Popolo delle libertà, però lascia intendere ad una decisione figlia più delle delle circostanze che della sua volontà. A questo proposito, secondo alcune indiscrezioni nel futuro imminnente di Dell'Utri ci sarebbe la formazione di una Lega Sud da accoppiare al Pdl, con l'obiettivo di puntare nel Meridione ai premi di maggioranza regionali per il Senato. Tutto ancora è da vedere.