La questione delle Cabine a Mondello potrebbe prendere una brutta piega per la società Italo Belga. Dopo che la vicenda, tra tira e molla, da mesi campeggia sui mezzi di informazione, e noi siamo stati i primi a sollevare la questione di trasparenza e legittimità, l'esposto del Comune alla Procura di Palermo sembra prendere risvolti inquietanti. La Procura ha infatti avanzato una richiesta di sequestro dell'area dove sono state già impiantate le cabine della Italo Belga. Ora a decidere sarà il GUP il dott. Fernando Sestino.
Il reato contestato non è uno "scherzo": intervento in area vincolata senza autorizzazione e di fatto ad essere indagato è l'amministratore delegato Gianni Castellucci. Secondo quanto espresso dalla Procura, la maggior parte delle cabine istallate, dalla Italo Belga, la cui concessione scadrà l'anno prossimo, sarebbero "irregolari" perché mancherebbe l'autorizzazione della Soprintendenza ai Beni paesistici. E l'atto d'accusa è già stato trasmesso giudice delle indagini preliminari che dovrà prendere una decisione entro domenica prossima, data di inizio della stagione balneare.
Ieri il gip incaricato, Fernando Sestito ha ricevuto la richiesta di sequestro per i prefabbricati dell'Italo-Belga e adesso dovrà decidere se dovranno essere smontate o meno. Secondo la Procura, stando a quanto descritto in una relazione della polizia municipale ed alle successive verifiche, la storica società avrebbe un parere della Sovrintendenza non più valido perchè scaduto a Marzo scorso. Di contro la società Italo belga che, sotto varie forme, gestisce da oltre 100 anni la spiaggia di Mondello, sostiene che "tutti i documenti sono in regola perché la durata della validità del parere della Sovrintendenza è legato alla durata complessiva della concessione che scadrà l'anno prossimo".