Mentre la magistratura porta alla luce le 'relazioni pericolose' tra affari e politica, i diretti interessati schivano le accuse. I commenti di Francesco Cascio e Nino Dina, entrambi coinvolti nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Fausto Giacchetto.
"Ho chiarito la mia posizione ai magistrati, facendo luce su tutto ciò che mi viene contestato. Sono tranquillo - dice l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio -. Ma voglio soprattutto ringraziare i magistrati per avermi ascoltato subito".
Cascio, indagato per finanziamento illecito ai partiti, dice di non avere "mai avuto rapporti con il Ciapi o con la Formazione. E ho chiarito la mia posizione. Nell'interesse della giustizia. Ho risposto con sincerità' alle domande dei pm".
Indagato per finanziamento illecito ai partiti anche Nino Dina, presidente della commissione Bilancio dell'Assemblea regionale.
''Sono estremamente sereno rispetto alla eco che l'indagine sulle spese elettorali sta avendo - commenta Dina, che però con i magistrati si è avvalso della facoltà di non rispondere - , atteso il coinvolgimento di politici, burocrati e uomini delle istituzioni. Ribadisco la mia totale estraneitàe sono fiducioso sul buon esito delle indagini che gli organi preposti stanno conducendo. Non ho ricevuto alcunchè da Giacchetto ne' tantomeno ho profittato del mio ruolo pubblico per favori e utilità".