In Sicilia il passo che separa la farsa in tragedia è sempre stato molto breve. Nella nostra isola parlare di fondo del barile è ormai ironia visto che il barile è stato raschiato, scavato e pure bucato. Commentare la manifesta incapacità di chi ci amministra e governa è ormai superfluo, anche la dignità personale sembra essere diventata una pertinenza dell'animo umano totalmente superflua.
Ed ecco cosa rimane, dove siamo arrivati: Il Presidente della Regione Rosario Crocetta si trova a denunciare un proprio componente della Giunta di Governo ter. Ter, perchè vale la pena ricordare che in 2 anni e mezzo siamo già al terzo rimpasto. L'assessore in questione è Marianna Sgarlata oggi assessore al Territorio e Ambiente. L'assessore sarebbe rea di aver svolto dei lavori edili nella propria abitazione nel siracusano in maniera irregolare. La questione riguarda una piscina che sarebbe stata realizzata in maniera irregolare ma sopratutto con un iter relativo alle concessioni edilizie e della soprintendenza molto, molto, molto veloce. Appena 22 giorni. Quando un qualsiasi cittadino aspetta in media 22 mesi. Gli accertamenti fatti sembrerebbero confermare l'irregolarità dell'opera a tal punto che dopo un'ispezione l'assessorato ha deciso di sospendere e sostituire la soprintendente Beatrice Basile. Ora il punto non è la piscina, che ci si buttino tutti in quella piscina, ma la dignità di questa giunta e di chi la guida. All'indomani dalla propria elezione Rosario Crocetta non ha fatto che dimenarsi tra maggioranze ballerine, ultimatum del PD, rimpasti di governo, di fatto paralizzando una regione con i suoi 6 milioni di abitanti. Quando si arriverà ad un punto, quando diranno basta o quando anche noi cittadini troveremo la forza e la dignità per dire basta e mandarli tutti a farsi un bel bagno in quella "ridicola" piscina?