Sarà la crisi economica, saranno le riduzioni dei fondi, o forse il clamore suscitato negli ultimi mesi dalle indagini - un po' in tutte le regioni - sulle 'spese pazze' dei politici nostrani, ma c'è chi ha deciso di correre ai ripari.
E se risparmio deve essere, allora si inizia dalle cose più semplici come il caffè.
Succede all'Assemblea regionale siciliana, dove il gruppo dell'Udc si è dato regole severe in termini di bilancio.
D'ora in avanti i deputati dell'Udc per intrattenere gli ospiti ricevuti negli uffici del gruppo si rivolgeranno ai bar che si trovano all'esterno di Palazzo dei Normanni, nonostante il servizio affidato alla ditta di ristorazione.
L'Udc l'ha messo per iscritto nel nuovo regolamento discusso due giorni fa dai componenti del gruppo, di cui fa parte anche il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone.
Le nuove regole intervengono sulla gestione amministrativa e finanziaria del gruppo: si tratta di dieci articoli che ''costituiscono disciplina di dettaglio finalizzata a una più esaudiente attuazione del regolamento finanziario e di contabilità approvato dal Consiglio di presidenza dell'Ars''.
In particolare sarà istituito un registro annuale dove saranno scritte tutte le entrate e le spese, sarà individuato il dipendente responsabile della gestione del bilancio di previsione e di ogni altra operazione gestionale. ''La gestione finanziaria - si legge nel regolamento - sarà ispirata alla massima trasparenza amministrativa''. La voce 'spese di rappresentanza, come per esempio ''acqua e caffè'', ''necessarie per l'intrattenimento degli ospiti dei parlamentari negli uffici del gruppo'' è contenuta nell'art. 5: ''dovranno avvenire di norma - si legge - usufruendo del servizio di fornitori esterni onde consentire un maggiore risparmio rispetto ai prezzi praticati dalla buvette dell'Ars''. E ''qualora il presidente (del gruppo) debba usufruire di servizi di ristorazione (colazioni di lavoro, ecc) per motivi di rappresentanza, alle pezze giustificative, dovrà essere allegato dichiarazione attestante il fine istituzionale''.