Riforme, leggere elettorale, lavoro, sviluppo, crederci e sperare... tutte parole al vento, tutte ipocrisie celate da un ottimismo di facciata piuttosto che di sostanza. È semplicemente SCANDALOSO, che l'ufficio di presidenza della Camera dei Deputati, gli stessi deputati che dovrebbero guidare il paese in questa delicata fase di cambiamento e depressione sociale, abbiano deliberato di non sospendere l'indennità parlamentare a tutti quei "deputati" che si trovano in stato di custodia cautelare, in carcere, o ai domiciliari. Non c'è alcuna scusa è un atto indegno che insulta l'uguaglianza tra i cittadini e che conferma che stiamo lasciando ai "ladri" il compito di progettare un nuovo antifurto. Quale credibilità avranno le riforme fatte da chi permette una nefandezza simile? E il PD di Renzi il riformatore con quale faccia ha avvallato un provvedimento del genere. Che i cittadini sappiano ma sopratutto prendano coscienza che questa è la gente eletta grazie a una legge elettorale che non prevede la possibilità di scrivere il nome e cognome di chi si voglia votare. Infatti anche quella "nuova" non prevede certo le preferenze.