I dipendenti regionali coinvolti nell'inchiesta su formazione e grandi eventi, che ha portato all'arresto di Fausto Giacchetto, saranno sospesi. E i politici?
Il M5S chiede che si autosospendano, ma la decisione spetta al singolo deputato.
Finora nessuna decisione, in questa direzione, è stata formalizzata.
A dare l'annuncio della sospensione dei dipendenti regionali è stato il governatore Rosario Crocetta. A poche ore dalla notizia delle ordinanze di custodia ha spiegato che "in relazione alle determinazioni che saranno prese dal gip, saranno immediatamente presi i provvedimenti previsti dalla legge e che alcuni dei reati ipotizzati dalla procura di Palermo prevedono anche il licenziamento".
Secondo Crocetta "l'azione della magistratura aiuta la Regione e il popolo siciliano a liberarsi dal malaffare e dalla mala politica. Il nostro governo ha riscontrato una serie di criticità che sono state pubblicamente denunciate. L'azione conferma, inoltre, la correttezza della scelta sulla politica di rotazione, avviata da tempo dal nostro governo. Ciò non significa affatto che tutti i dirigenti e funzionari regionali siano compromessi, ma che i processi di rotazione consentono, laddove ci sono, di cominciare nuovi percorsi amministrativi che sono già stati avviati nella maggior parte dei settori della macchina regionale. Oltre all'organizzazione degli eventi c'è anche la comunicazione, intesa non come elemento di promozione reale, ma come macchina clientelare del consenso da catturare attraverso elargizioni di denaro e fondi a testate amiche".
E sul fronte politici?
Alcuni dei deputati regionali coinvolti ieri sono stati sentiti dai pm. Sono stati interrogati l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio, Lino Leanza, Nino Dina e l'ex consigliere comunale Salvatore Alotta. Tutti indagati per finanziamento illecito ai partiti.
Leanza Dina e Alotta si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre Cascio ha risposto alle domande.
Ma da Palazzo dei Normanni si leva la voce del Movimento cinque stelle.
"I politici coinvolti - dicono i parlamentari stellati - facciano un passo indietro e si autosospendano. E' un atto etico dovuto per restituire dignità alle Istituzioni. Restando fermo il fatto che la legge debba fare il suo corso ci sembra doveroso che anche chi è semplicemente indagato si faccia momentaneamente da parte".
Finora la richiesta del M5S è rimasta solitaria e inascoltata...