Palermo. "Riteniamo utile ragionare in termini di aree metropolitane poichè in un momento di grave crisi, come quello attuale, potrebbe servire a favorire lo sviluppo economico del territorio, anche in vista della programmazione 2014-2020, e una più efficiente gestione dei servizi. Ma pensiamo che per far ciò non sia necessario cancellare l'identità dei Comuni, trasformandoli in municipi". A dirlo sono Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vicepresidente vicario e segretario generale dell'Anci Sicilia, dopo il via libera da parte della giunta regionale al ddl sulle aree metropolitane.
"Si possono individuare -spiegano- altre modalità di coordinamento tra i capoluoghi e i comuni limitrofi che possano consentire di arrivare al medesimo risultato".
"Siamo del parere che la Costituzione delle aree metropolitane rappresenti un traguardo complesso e impegnativo -concludono Amenta e Alvano- realmente conseguibile solo attraverso un processo di partecipazione dal basso, che indichi ambiti territoriali e modalità di governance".