Salta la Manovra niente stipendi alla Regione. Crocetta “l'autorizziamo a dimettersi e mandarli tutti a casa”

 

All'Assemblea Regionale Siciliana salta l'approvazione della manovra finanziaria da quasi 240 milioni di euro che avrebbe garantito la possibilità di pagare gli stipendi a migliaia di lavoratori, e perciò di famiglie, di alcuni dei più importanti enti collegati alla regione, come: consorzi di bonifica, forestali, Eas, Esa e teatri. La manovra, caso vuole non potrà essere approvata prima delle elezioni europee del 25 maggio. Nulla è per caso... ma, volendo pensare male, così facendo si gioca con la dignità e l'integrità umana dei lavoratori, ricattati e sempre appesi ad un filo, o a qualche voto da dare, prima di avere riconosciuti i propri diritti fondamentali. La manovra finanziaria dovrà tornare in commissione e tempi tecnici volendo comunque i lavoratori non potranno vedere "una lira" prima di luglio. La decisione di congelare la legge è stata motivata da dubbi sulle coperture finanziarie, di fatto e tanto per cambiare spaccando il Pd. A favore il Civatiano Antonello Cracolici, contrario il capogruppo Baldo Gucciardi. Tutte beghe di partito sulla pelle dei cittadini. Vergogna.
Ancora più "suggestiva" la dichiarazione in merito del Presidente della Regione Risario Crocetta:
"Esprimo rammarico profondo per questo rinvio. Questa non è opposizione al governo ma al popolo siciliano. In questo caso il governo non c'entra nulla". E NO CARO PRESIDENTE, il governo c'entra e come, perchè per governare ci vuole la maggioranza parlamentare che dovrebbe essere alla base della sua stessa elezione. Se un governo non ha più la maggioranza, sia sua o meno la colpa, ha il dovere di prenderne atto e di trarne le relative conseguenze. Lei dichiara che: " ci sono deputati che fanno opposizione al popolo siciliano" Bhe quel popolo lo rappresenta Lei, da parte nostra "l'autorizziamo a dimettersi e mandarli tutti a casa"