Regione. Si alla finanziaria, 25 mln di euro per 137 enti pubblici

 

ars"La notte porta consiglio" e questa è stata una notte importante per l'Assemblea Regionale Siciliana che ha approvato, finalmente, il Bilancio e la nuova Finanziaria. Non poche le polemiche che hanno segnato questa lunga maratona palermitana. Il SI dell'assemblea ai nuovi documenti contabili è arrivato solo all'alba: intorno alle ore 6 l'approvazione della finanziaria, seguita di pochi minuti da quella del bilancio. Una notte di lavoro per i deputati siciliani e non esattamente serena. Lo scontro più forte è arrivato al momento della discussione sulla ormai famigerata Tabella H, che prevede il finanziamento per gli enti di formazione siciliani. Si tratta di 25 milioni di euro che dovranno essere suddivisi per 137 enti di formazione, compreso il CERISDI che è stato reinserito nel testo della finanziaria da un emendamento che prevede un finanziamento di 400 mila euro per l'ente che si occupa della formazione dei manager pubblici siciliani. Il si alla Finanziaria è proclamato con 56 voti a favore, 12 contrari e 1 astenuto. I deputati del Movimento cinque stelle, quelli della Lista Musumeci e Marco Falcone dicono no alla Tabella H, sostenendo che sarebbe stato opportuno lasciare che l'individuazione delle somme per gli enti fosse frutto di una istruttoria successiva e che non sia stato applicato un criterio unanime e condiviso per la spartizione delle somme agli enti individuati. "Mettiamo fine a questa spartizione indecorosa – ha affermato l'ex candidato alla presidenza della Regione, Nello Musumeci – quei soldi tornino al governo e vengano distribuiti dopo un'attenta istruttoria". Pippo Gianni del Gruppo Misto annuncia che chiederà una commissione d'indagine sugli enti contenuti in Tabella H. Ma il boom esplode con Ardizzone che dissenta sulla definizione della Tabella e in nottata uno scontro tra il Presidente Crocetta e il Presidente dell'Ars riaccende i riflettori. Ardizzone accusa il governo di "avere selezionato gli emendamenti alle leggi di spesa, prerogativa che spetta solo agli uffici di presidenza e aver portato avanti una contrattazione sulla Tabella H". Crocetta si difende e sferra il colpo: "questo è un attacco politico, fatto di concerto con Musumeci". Alla fine la stanchezza e la voglia di chiudere questo scomodo capitolo di "economia siciliana" lascia il posto al sereno. La Finanziaria è più urgente.
137 enti pubblici possono farcela ancora una volta. Tra quelli che ricevono lo stanziamento maggiore ci sono: il centro "Whitaker" (439 mila euro), l'Isida (230 mila), il Rises (240 mila), il Csei (250 mila ), Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordomuti (582 mila), Telefono arcobaleno (420 mila), Fondazione Banco alimentare (425 mila euro), Centro studi "Don Calabria" (233 mila), Unione italiana ciechi (1,486 milioni per il funzionamento e 1,615 milioni per la stamperia Braille), Centro "Hellen Keller" (646 mila), Orti botanici delle Università di Palermo, Catania e Messina (405 mila), Istituto superiore di giornalismo di Palermo (323 mila), Consorzi di bonifica e consorzi agrari (650 mila), Centro per lo studio dei neurolesi lungodegenti (250 mila), Organizzazione e promozione di eventi come la Sagra del Mandorlo in fiore e dei Carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imerese, Misterbianco, Barcellona Pozzo di gotto, Trecastagni e Partanna Mondello (385 mila), Fondo destinato al potenziamento delle attività sportive isolane (3,872 milioni), Contributi alle società sportive professionistiche, semiprofessionistiche e dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie A (389 mila), Associazioni concertistiche di interesse regionale, provinciale e locale (790 mila).
Fuori da Palazzo dei Normanni oggi c'è chi festeggia e chi no. Per gli ex Pip arriva un aumento di stipendio di 100 euro al mese. Per i 18.500 Isu comunali, invece, la norma nazionale non prevede il rinnovo dei contratti, per loro solo una proroga fino a dicembre. Infine, per i 25 mila forestali della Regione Siciliana circa 150 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno, si vedranno diminuite le giornate di lavoro ancora una volta.
Tra disparità e disuguaglianze, vittorie e sconfitte, la Finanziaria della Regione Siciliana segna un nuovo tassello nell'assetto economico e sociale dell'isola, vaglieremo le conseguenze.