Ancora laboratori d'analisi chiusi in Sicilia. La nuova protesta nasce in risposta all'adozione del nuovo tariffario dei rimborsi sulle prestazioni, con tagli fino al quaranta per cento.
L'assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino interviene e condanna la protesta, sottolineando che "chi fa pagare deve assumersi la responsabilità del gesto". L'esponente del governo Crocetta ricorda che le "strutture accreditate sono contrattualizzate con il Servizio sanitario e operano per conto dello stesso".
Altro motivo di tensione tra privati e amministrazione regionale è la polemica sulle quote di rimborsi erogate negli ultimi anni. I privati hanno infatti operato secondo un tariffario regionale, che nasceva dalla rimodulazione del cosiddetto tariffario Bindi. Il tariffario è però stato oggetto di diversi ricorsi, fino ad arrivare davanti al Cga. Il Consiglio di giustizia amministrativa alla fine del 2012 si è espresso, bocciando il tariffario regionale e ha disposto il recupero delle somme I privati devono cioè restituire i soldi ricevuti "in più" rispetto a quanto previsto dal tariffario originale. La Regione ha disposto il recupero delle somme con un "prelievo forzoso" sui budget stanziati con una norma della Finanziaria.
Per oggi pomeriggio è previsto un nuovo incontro per cercare una sintesi tra le diverse posizioni.