Brusco passo indietro della Regione Siciliana sul Muos, il sistema radar della Difesa Usa in costruzione a Niscemi (CL).
Palazzo d'Orleans ha inviato una nota al ministero della Difesa con cui si formalizza la decisione di annullare le revoche alle autorizzazioni per la costruzione del Muos. Il documento cita anche la relazione dell'Istituto superiore di sanità, che escludeva ripercussioni sulla salute.
A sollevare il caso sono stati i deputati del Movimento Cinque Stelle all'Ars, per i quali "La scelta operata dal governo della Regione senza nemmeno attendere l'udienza del 25 luglio innanzi al Cga rappresenta un grave violazione dei diritti dei siciliani ed è assolutamente irrispettosa del pronunciamento dell'Autorità giudiziaria amministrativa".
Per i grillini della commissione Difesa ''Il presidente Crocetta ha perso l'occasione di tutelare la salute e la dignità dei siciliani ritirando unilateralmente la sospensiva ai lavori del Muos. La giunta regionale siciliana si rimangia così il lavoro svolto fino a oggi proprio alla vigilia della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa, chiamato a decidere se confermare o meno la sospensione dei lavori presso la base Usa. Noi – dicono - restiamo al fianco dei cittadini di Niscemi e della loro opposizione alla militarizzazione perchè siamo abituati a mantenere la parola data. Dall'altro lato invece le promesse elettorali di Crocetta si squagliano come neve al sole davanti alle pressioni degli Stati Uniti e del ministero della Difesa".
Immediate le reazioni.
Il Comitato Mamme "No Muos" è stato il primo a scendere in campo e annuncia nuove manifestazioni. Le donne hanno convocato urgentemente una riunione per stabilire le nuove iniziative di lotta da intraprendere. "Ci sentiamo tradite – dice la presidente del Comitato, Concetta Gualato – Crocetta e l'assessore Lo Bello erano venuti a Niscemi sostenendo che avrebbero fermato i lavori del Muos, perché la salute viene prima di ogni cosa. Invitiamo Crocetta a venire a Niscemi affinchè sia lui stesso a comunicarci questa sua decisione".
Secondo Marco Falcone, vicepresidente del gruppo Pdl all'Ars "Crocetta ha gettato giù la maschera". "Mi preoccupa e mi lascia basito – aggiunge - il cambio di posizione del governatore in merito alla installazione del Muos e lo dico io che sono stato il primo deputato il quale, già nella scorsa legislatura, aveva presentato e fatto approvare un ordine del giorno (30 luglio 2012) il quale prevedeva sia la revoca ai permessi di installazione sia ogni altro tipo di autorizzazione. Era essenziale bloccare un'apparecchiatura che non è affatto di difesa ma una vera e propria arma d'offesa e apporta esclusivamente nocumento al territorio e alla popolazione".
Per l'esponente Pdl, l'esecutivo regionale ha "un atteggiamento ondivago, a metà fra l'andatura del granchio e quella del gambero, che altro non è se non l'esempio della politica del presidente regionale in carica il quale, oltretutto, oggi non si è presentato in Aula, impedendo così il dibattito eventuale".
Critico anche Erasmo Palazzotto, deputato di Sel.
"La decisione del governatore Crocetta – commenta - è incomprensibile e rappresenta un grave tradimento ai danni della Sicilia e dei siciliani e un regalo a quanti vogliono trasformare la nostra Isola in una portaerei protesa nel Mediterraneo. Crocetta ha in questi mesi ribadito più volte la sua contrarietà al Muos e adesso si piega al diktat del governo centrale senza battere ciglio - conclude Palazzotto - così facendo sta svendendo la Sicilia e dimostra come in campagna elettorale spesso si fanno promesse che servono solo a raccattare qualche voto in più".