Da giorni gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese (PA) hanno ripreso a protestare per chiedere garanzie sul loro futuro occupazionale. Con loro il sindaco Totò Burrafato, che lancia una mobilitazione grazie al web.
"Bisogna cambiare registro - dice il primo cittadino - .In questi giorni è partita una nuova campagna di mobilitazione prima a Palermo davanti Palazzo d'Orleans e poi davanti al municipio di Termini Imerese. Io credo, però, che non basti guadagnare le piazza ma sia necessario riconquistare un'opinione nel Paese intorno alla nostra vertenza".
A fine anno, inoltre, scadrà la cassa integrazione, ma ancora non ci sono certezze sul piano di rilancio del polo industriale.
Secondo Burrafato per riconquistare l'attenzione dell'opinione pubblica italiana sulla vertenza della fabbrica di Termini Imerese occorre che "tutti insieme, i cittadini, i lavoratori dell'indotto e della Fiat, le loro famiglie, ma anche il tessuto associativo del territorio conquistiamo la rete per rimettere in cammino la politica termitana. Da oggi inizierò una campagna sulla rete cercando di porre l'attenzione giorno dopo giorno su una sorta di countdown che ci separa dalla chiusura dello stabilimento Fiat".
"In questa campagna non posso restare da solo - conclude Burrafat o- ho bisogno di essere seguito e ho bisogno di poter condividere con tutti quelli che sono convinti che ci sia la possibilità di cambiare la vertenza della Fiat in positivo. Utilizzando bene la rete riusciremo a far passare il messaggio di una comunità che crede ancora ci possa essere una possibilità per salvare la fabbrica di Termini Imerese".