Mentre la Sicilia affonda sui grandi temi il Movimento 5 Stelle propone lo stop alla pubblicità sessista??? Il Movimento 5 Stelle, fondato e “diretto” da Beppe Grillo, resta ed è uno dei fenomeni di partecipazione democratica più interessanti dal dopoguerra ad oggi nel panorama politico italiano. Semplici cittadini che decidono di entrare nelle istituzioni incarnando “l'urlo” di protesta verso una classe politica ormai arrivata, bene che vada, alla più assoluta inutilità e corruzione.
Enorme fu il consenso popolare, tanto quanto l'aspettativa verso una rivoluzione copernicana che ognuno di noi con il proprio voto gli aveva affidato. A un anno dall'espluà avuto in Sicilia, la sensazione è che molti degli elettori a 5 stelle stiano ancora guardando e aspettando.
Dove è finita la boria “rivoluzionaria” il cambiamento a tutti i costi, l'essere nelle istituzioni per cambiarle? Quello che ci sembra mancare sono proprio i grandi temi, gli interventi di sistema il cambiamento reale sulle questioni sostanziali. Per ricordarne qualcuna: l'approvazione della finanziaria regionale con tagli alla cultura ai teatri e all'università abnormi, il rifinanziamento della scandalosa tabella H, relativa a contributi a pioggia erogati ad associazioni di vario genere, tutte con nome e cognome di politici di riferimento, il rifinanziamento e il mantenimento del sistema della formazione regionale nonostante i proclami e gli scandali emersi, i tagli ai costi della politica praticamente inesistenti. Così come, tanto per fare un altro esempio, gli interventi sulla politica energetica regionale, regione che, ricordiamo, paga 200 milioni di euro all'anno all'enel. E la lista potrebbe essere anche più lunga, infrastrutture, occupazione, accise sull'estrazione del greggio in Sicilia, incentivi alle piccole e medie imprese, artigianato, emergenza rifiuti ecc. ecc.
Perché su questi temi non si sono fatte le “barricate” preannunziate, dove è finita l'intransigenza, le dimissioni in blocco dei deputati, i cortei, perché le piazze piene delle campagne elettorali si sono svuotate?
In questo anno di attività parlamentare il ricordi più calzanti restano quelli sulla rendicontazione della spesa dei propri deputati, qualche espulsione, ed oggi arriva la proposta risolutiva dei problemi siciliani sullo stop alla pubblicità sessista... roba da non crederci. È di queste ore infatti l'imput che arriva al governo da una interpellanza del Movimento 5 Stelle all'Ars, indirizzata al presidente della Regione e agli assessori per la Famiglia e per l'Istruzione. L'atto parlamentare, prima firmataria il deputato Angela Foti, arriva in un periodo “nero per le donne, caratterizzato da una escalation di violenza e “femminicidi”, si legge nel comunicato. Tema certamente importante, ma siamo sicuri che sia il più urgente o che sia la pubblicità il problema originario contro il fenomeno ignobile della violenza sulle donne? Forse una legge migliore sulla tutela alle donne vittime e denuncianti abusi, tutela per i minori, ampliamento del sistema di prima accoglienza a chi è in difficoltà su questo tema, forse facendo una vera battaglia per finanziare due corsi di formazione in meno si sarebbero potuti trovare i fondi necessari per intervenire su una vicenda così delicata... quanti forse e punti interrogativi in questo articolo.