Il segretario del Pd siciliano, Giuseppe Lupo, 'blinda' l'intesa con il governatore Rosario Crocetta.
A poche ore dalla direzione regionale, in programma stamani, Lupo ribadisce che "Il Partito democratico sostiene l'impegno dei dirigenti e degli amministratori del Pd e innanzitutto l'iniziativa del presidente Crocetta che in pochi mesi di governo ha già avviato un lavoro straordinario per la trasparenza amministrativa contro ogni forma di malaffare".
Le parole del segretario tendono così a smorzare le tensioni tra il governatore e pezzi del partito siciliano. Motivo del contendere l'autonomia del governatore, che non vuole inserire politici in Giunta e che lavora al rafforzamento del Megafono.
Lo stesso Crocetta, in un'intervista a La Repubblica, aveva detto che: "Già negli anni '70 il Pci voleva farmi fuori. Oggi ci prova il Pd. Mi mettono sotto processo forse perchè i miei atti sono per loro troppo estremisti". "I dirigenti del Pd - aveva aggiunto - vogliono far passare la tesi che io non faccio più parte del partito allo scopo di avere più posti in giunta in una logica da manuale Cencelli. Tutto il problema è questo".
Le dichiarazioni del governatore non sono però piaciute al deputato regionale Antonello Cracolici.
"Ritengo inaccettabile - afferma nel corso della direzione regionale - il giudizio di Crocetta. Chi si vuole mettere fuori è stato lui. Ad Aci Castello ha annunciato la nascita di un partito. Io ho sempre pensato che Crocetta sia un uomo del Pd e che debba lavorare per il Pd. Trovo una contraddizione tra questo tentativo di vittimizzare una scelta politica che rispetto ma non condivido. Mi auguro che possa ripensarci, è una risorsa importante. Ma nel momento in cui decida di fare un altro partito è evidente che si apra un conflitto. Detto questo, il lavoro di 'bonifica' che sta facendo Crocetta è da noi condiviso, bisogna andare avanti nella lotta per la legalità. E' un terreno di incontro naturale".
Meno neutrale l'azione di rafforzamento del Megafono.
"Noi - ricorda Cracolici - siamo cristiani e non musulmani, la bigamia non è consentita dal nostro regolamento. Militare in due partiti è inaccettabile".
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