Perché abbiamo chiesto proprio al procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, una dichiarazione, una valutazione, un'opinione sul trasferimento di Giuseppe Linares alla Dia di Napoli?
Prima di tutto perché la *DDA per le sue indagini si avvale (anche) dell'attività della **DIA e poi perché pensavamo, e siamo certi non solo noi, che la "destinazione Palermo", per un giovane e assai bravo, che ha fatto del contrasto alla criminalità organizzata, la sua vita, portando ottimi risultati, fosse la più giusta, la più logica.
Da Trapani, regno del malaffare, di collusioni tra politica, mafia e imprenditori, casa del boss latitante Matteo Messina Denaro, a Palermo, centro di importanti indagini e grossi processi, sarebbe stato un bel passaggio, quasi la giusta conseguenza.
Che dire, ci siamo evidentemente sbagliati...
Linares passa alla Dia di Napoli. Cos' ha deciso il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Non che la camorra abbia qualcosa da invidiare alla mafia, un incarico di gran prestigio senza dubbio, ma chi meglio di un siciliano, arrivato a Trapani da poliziotto all'indomani delle stragi del '92, che ha operato sul territorio per anni e anni, può conoscere al meglio luoghi e personaggi e strategie della nostra terra?
Il procuratore Messineo non ci ha voluto rilasciare dichiarazioni perché - dice – "Non è a me che compete esprimere valutazioni in merito. Chi ha scelto avrà sicuramente fatto delle valutazioni legittime".
- Ma lei, dottor Messineo, visto le capacità soprattutto investigative del dottor Linares, che si è occupato di indagini poi passate alla Procura di Palermo, mi riferisco alla cattura di Messina Denaro ad esempio, non crede che averlo alla DIA di Palermo, sarebbe stata una buona cosa? Non vede come una perdita, questo trasferimento a Napoli?
"Le qualità investigative del dottor Linares sono indubbie - ha risposto il procuratore capo - è un ottimo funzionario ma non spetta a noi alcun commento. Linares inoltre era alla sezione misure di prevenzione della Questura e quindi una valutazione spetta solo all'organo cui appartiene".
Già, però Linares fino al 2010 è stato (e lo è stato per 15 anni) a capo della Squadra mobile di Trapani per poi essere "promosso" a capo della divisione anticrimine della Questura della stessa città. Utilizziamo le virgolette, per evidenziare quella che è certamente una nostra personale valutazione: non sappiamo quanto possa essere davvero considerata una promozione, il passare dal fare indagini penali, sul campo e in cui si è fatto tanto e bene, ad un ruolo più "istituzionale", quello di vicequestore, fino al passaggio successivo all'Anticrimine e dunque alle indagini patrimoniali, di fondamentale importanza e non c'è bisogno di dirlo, ma certamente ben diverse da quelle che lo hanno portato ad infliggere colpi durissimi alla mafia, arrestando boss del calibro di Francesco Milazzo, Natale Bonafede e Andrea Mangiaracina o ancora Vincenzo Sinacori, i fratelli Giacomo e Tommaso Amato, il super latitante Vincenzo Virga.
Ne potremmo ricordare moltissime di operazioni che portano la firma di Linares, come "Golem" nel 2009, che ha portato all'arresto di diversi fiancheggiatori di Messina Denaro e "Golem II" nel 2010, che ha portato a processo 14 mafiosi, tra cui il super latitante (processo che è alle sua fase finale. Lo scorso 4 luglio, sono state chieste, dai pm della Dda di Palermo, Marzia Sabella e Paolo Guido, pene per oltre 200 anni di carcere) o la più recente operazione "Corrupti Mores" da cui è emersa la connivenza di certi politici e imprenditori corrotti, o ancora i tantissimi sequestri di patrimoni milionari a referenti occulti di Matteo Messina Denaro.
Linares poteva essere trasferito a Palermo; cosa auspicata da molti ma palesata da pochi in modo chiaro e fermo. Purtroppo. E allora lo facciamo noi, spettatori di quanto accade, ma con una coscienza critica che ci porta a fare delle valutazioni personali e a chiederci: perché mai in un momento di "ricambio" in cui sono stati spostati 40 dirigenti di Polizia, prefetti e a breve anche questori, Giuseppe Linares, con tutto il suo bagaglio di informazioni, di preparazione e professionalità, non viene mandato alla Dia Palermo, dove il posto di direttore sarà libero da settembre ? Perché un uomo che si è occupato della cattura di Messina Denaro ed è arrivato a tanto così dalla sua cattura, non è stato spostato a Palermo, dove, la sezione criminalità organizzata con lo Sco e la Mobile di Trapani si sta occupando delle indagini sulla cattura del latitante? Perché non aggregarlo allo Sco di Palermo, magari in attesa di spostarlo in un secondo momento alla Mobile, non appena ci fosse stata la possibilità?
Domande che, se avremo l'occasione, porremo direttamente al ministro Alfano, ma che intanto poniamo a noi stessi o a voi, nel tentativo di darci una spiegazione che non sia la più banale, ovvero che a Napoli serviva un uomo come Linares. Perché sappiamo fin troppo bene quanto sarebbe servito a Palermo. Alla Sicilia.
Mi hanno insegnato che a volte nelle domande ci sono già le risposte, basta solo riuscire a leggerle.
Ed essere pronti a farlo.
M.Ge.
*Direzione Distrettuale Antimafia
**Direzione Investigativa Antimafia