I politici sbarcano a Lampedusa tra proteste e buoni propositi

lampedusaPalermo. Giornata di mobilitazione oggi per Lampedusa, dove sono arrivati il premier Enrico Letta, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il presidente della Commissione Europea Manuel Barroso e la commissaria europea agli Affari interni, Cecilia
Malmstrom.

Una visita per fare il punto della situazione dopo la strage di giovedì scorso, con oltre 300 vittime ma che non prevedeva – secondo il programma diffuso inizialmente - la visita del Centro d'accoglienza di Lampedusa
Decisione che ha acceso le polemiche.
Un gruppo di lampedusani ha accolto gli esponenti politici al grido di 'vergogna', 'assassini'. ''Dovete andare al centro d'accoglienza – hanno gridato dalla recinzione dell'aeroporto ai delegati Ue e dell'Italia- vergognatevi. Dovete vedere le condizioni dei profughi. Assassini''.

Critica anche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, per la quale "il molo Favarolo e il centro di accoglienza di Lampedusa sono due tappe imprescindibili per la visita del presidente dell'Ue Barroso e del premier Letta, per vedere da vicino l'entità dell'immensa tragedia che si è consumata" .

Il programma è stato quindi modificato in fieri, includendo la visita del Centro.

Il premier ha spiegato che al centro di accoglienza "abbiamo parlato e ascoltato con i migranti sia quelli che hanno vissuto il dramma di quella notte sia gli altri". "Per le vittime della tragedia di Lampedusa - ha aggiunto - ci saranno i funerali di Stato".

"L'Europa è vicina a Lampedusa - ha spiegato Barroso - .Il problema di uno dei nostri Paesi, come l'Italia, deve essere percepito come un problema di tutta l'Europa. Insieme possiamo agire in modo più adeguato. L'Europa non può girarsi dall' altra parte. Non possiamo accettare che migliaia di persone muoiano ai confini dell'Europa, tragedie del genere non dovranno più accadere. La commissione farà tutto il possibile per affrontare la situazione". "Dobbiamo poi  - ha aggiunto - migliorare le condizioni economiche dei Paesi da cui i migranti partono, per fare sì che non debbano più lasciare la propria terra. Dobbiamo poi rafforzare l'azione congiunta contro i criminali e i trafficanti di esseri umani".