I dirigenti regionali condannati, c'è una legge che li farebbe decadere ma in Sicilia non si applica

Toccatemi tutto ma non il mio... Monterosso. Patrizia Monterosso, già ai vertici regionali nella formazione con Salvatore Cuffaro, poi Capo Gabinetto di Raffaele Lombardo e ora Segretario Generale con Rosario Crocetta è l'intoccabile per eccellenza, anche dopo la condanna della Corte dei Conti. Ci sarà un perché!

I Giudici contabili della Corte dei conti hanno, da qualche giorno, condannato svariati dirigenti regionali a risarcire l'Amministrazione Regionale centinaia di migliaia di euro per la vicenda degli extra budget attribuiti senza alcun criterio contabile. La Condanna è arrivata per: Patrizia Monterosso che dovrà sborsare 1 milione e 300 mila euro, oltre a lei lex presidente Lombardo per circa 200 mila euro, Carmelo Incardona (830 mila euro), Luigi Gentile (224 mila euro),Santi Formica (dovrà restituire 379 mila euro), la dirigente Alessandra Russo (378 mila euro), Maria Carmela Di Bartolo (474 mila euro),Salvatore di Francesca (108 mila euro) e l'ex dirigente del servizio Rendicontazione, Nino Emanuele (365 mila euro). Per quasi 4 milioni di euro complessivi.

Assodato questo ci chiediamo perchè non si applichi immediatamente quanto previsto dalla legge. Più precisamente il D.L. n. 39 del 8 Aprile 2013 il cui articolo 3 recita chiaramente che dirigenti e funzionari pubblici con condanna avvenuta anche se non passata in giudicato non possono ricoprire incarichi interni alla Pubblica Amministrazione.

Precisando però che tale dispositivo è relativo a condanne penali, come dire che non amministrare correttamente arrecando un danno all'amministrazione, utilizzare impropriamente fondi pubblici, cioè dei cittadini, è meno "grave" meno importante, va... può capitare!
Infatti lo stesso Governatore Crocetta ha tenuto subito a precisare che "Monterosso, non si tratta di condanna penale..."
A parte che oltre la condanna penale, per un amministratore della cosa pubblica, una condanna della Corte dei Conti forse è anche più grave e, in linea di principio e nel rispetto di tutti i cittadini che è condannato dovrebbe essere allontanato dalla propria funzione... ricordiamo al Presidente Crocetta l'esistenza anche di un altro dettato legislativo

l'art.27 della Legge Regionale 23 dicembre 2002 n.23, come modificato e sostituito dall'art.14 della legge regionale n.11 del 12 maggio 2010, e sopratutto il comma 1.3...


1. Qualsiasi disposizione o atto amministrativo assessoriale o dirigenziale che comporti oneri diretti o indiretti a carico del bilancio della Regione non coperti dallo stanziamento di bilancio o comunque oltre i limiti previsti da eventuali provvedimenti legislativi di supporto, deve essere portato preventivamente a conoscenza della Giunta regionale a cura dell'Assessore competente.


1.1 La Giunta regionale, previo parere del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro, Ragioneria generale, può autorizzare l'adozione degli atti di cui al comma 1 ai fini di acquisirne la copertura finanziaria.


1.2 Per i provvedimenti adottati in difformità a quanto previsto dai commi 1 e 1.1, il Presidente della Regione promuove le eventuali azioni di responsabilità.


1.3 I dirigenti che, ai sensi dei commi 1, 1.1 e 1.2 del presente articolo, adottino provvedimenti privi di copertura finanziaria decadono dall'incarico e, agli stessi, nel triennio successivo, non può essere conferito altro incarico in posizione organizzativa analoga o superiore.

Fatta la legge trovato l'inganno del resto come si dice...toccatemi tutto ma non il mio... Monterosso