.
Che l'esperienza di governo di Rosario Crocetta sia sta un quasi completo flop politico che istituzionale è sotto gli occhi di tutti. Giunta già "rimpastata" tre volte, un governatore assolutamente inconsistente rispetto alle vere emergenze dell' Isola, una giunta ombra tra amanti di eminenze grige della politica regionale e burattinai di ogni genere alle spalle di assessori fantoccio. Disoccupazione al 47% quella giovanile al 74% miliardi di euro non spesi dalla comunità europea, nessuna progettualità politica, nessuna innovazione, nessuna sburocratizzazione, finanziarie mai approvate e sempre bacchettate dal Commissario dello Stato. Al contempo tanti litigi e ripicche politiche tra una maggioranza che cambia alla stessa velocità con cui un girasole segue il sole ogni giorno. Non da meno la politica e in special modo lo stesso partito del governatore il PD. Ricordiamo l'ultimatum dell'On. Faraone, componente della segreteria nazionale del partito, con cui già mesi fa dichiarava: "diamo 10 giorni a Crocetta per avviare il processo di riforme per la Sicilia, altrimenti meglio andare a votare" Ma dopo una tale "campana a morte politica" chiaramente non successe nulla. Qualche incontro romano stemperò i toni e tutto proseguì come nulla fosse. "Una battaglia navale" che ha già colpito e affondato la Sicilia. Ora l'aria renziana del PD in Sicilia, rappresentata dallo stesso Faraone, lancia una nuova proposta al Governatore... niente rimpastino o aggiustatina di giunta, azzerare tutto e farne una nuova. La quarta in meno di tre anni. Lo scopo è quello di levare i tecnici e ridare spazio a i politici compreso i parlamentari che potrebbero ritrovarsi assessori.
Ci permettiamo di dare un suggerimento a tutti gli attori della discussione. Non vi siete resi conto che la situazione non è più "aggiustabile" che il Governo Crocetta è stato un disastro, che il livello di consenso del PD in Sicilia è ai minimi storici e che se si dovesse votare continuando così Musumeci è già il prossimo presidente della regione? Ora l'unica carta è fruttare l'onda, sempre più corta di Renzi. Sfiduciare Crocetta, dimettersi tutti, tirare fuori dal cilindro un nome autorevole per una candidatura PD in Sicilia, e provare a vincere sull'onda del consenso nazionale del PD, che è inutile ricordavi è molto diverso da quello locale..