Ho sempre pensato che la politica è un attività umana semplicemente complessa, ma che una volta compreso questo interpretarne e capirne i meccanismi e le dinamiche può risultare molto più agevole. Le dinamiche della politica altro non sono che le dinamiche comportamentali dell'animo umano: Interessi personali, potere, prevaricazione, attaccamento al proprio ruolo, leve e ricatti, a volte, ma sempre più raramente, visioni più altruiste e generose. Nulla insomma che non caratterizzi la vita quotidiana della stragrande maggioranza degli esseri umani.
Ecco che la prospettiva del prossimo futuro politico del nostro paese mi sembra così cristallina che non riesco a comprendere per quale motivo i nostri “beniamini” stiano perdendo tutto questo tempo per scoprire le proprie carte in una estenuante lotta alla sopravvivenza, quando i realtà i giochi sono già fatti. La domanda, che parte implicitamente da una certezza è: Perchè il governo Letta non è destinato a durare a lungo?
Semplice, perché le due leve più importanti della politica italiana, allo stato attuale, non hanno nessun interesse “personale” a farlo durare. Berlusconi ha bisogno di nuove elezioni per ricandidarsi e riprendersi l'immunità parlamentare, con la spina nel fianco dell'interdizione, ma che sembra non avere tempi così certi per la propria entrata in vigore. Renzi, se dovesse essere eletto segretario del Partito Democratico, non ha nessun interesse che si consolidi un “nuovo” centro popolare guidato da Casini, Alfano, Formigoni, ma sopratutto non potrebbe reggere tre anni da segretario del partito con un governo fatto di strane alleanze “trasversalissime” e tira e molla continui, cosa che in breve tempo gli azzererebbe nell'opinione pubblica la spinta rinnovativa che oggi lo fa stare sulla cresta dell'onda mediatica. Del resto anche Grillo non vuole altro che andare al voto, del resto l'unica cosa che sembra saper fare il suo movimento a 5 Stelle. Perché di governare e utilizzare gli strumenti parlamentari per cambiare il cambiabile, per i grillini, non sembra essere un argomento interessante.
Vale la pena però, facendo un salto nel passato, ricordare che rivoluzioni sociali importanti nella politica italiana sono riuscite a farle partiti e movimenti con un quarto dei voti del movimento 5 stelle, ricordare l'aborto e il divorzio fatto dai radicali al 4%.... è fin troppo facile.
Qualcuno starà pensando che in questo ragionamento manca il problema della legge elettorale, cioè che nessuno vuole tornare a votare con il porcellum. A parte che questo è tutto da vedere... il porcello non piace alla gente ma ai politici piace e come. Comunque, anche li, a mio avviso la soluzione già è pronta da tempo. Si andrà a votare esattamente con lo stesso metodo (candidati scelti dalle segreterie) ma si eliminerà il premio di maggioranza e probabilmente si definiranno collegi più piccoli, un modello simile a quello tedesco.
Certo è che nulla sarà fatto se non prima che il PD faccia il suo congresso di dicembre.
In definitiva, tutto questo non è nulla di male, è politica... peccato che la politica esplichi i propri effetti sul paese e milioni di cittadini, famiglie, persone comuni che vorrebbero solo una qualità di vita quantomeno dignitosa e una speranza per i propri figli... anche questo dovrebbe essere molto semplice da capire...