All'Ars va in scena la "farsa" della mozione di sfiducia al Presidente della Regione Rosario Crocetta. 37 i voti a favore, se ne aspettavano 40, 44 i contrari. Una vicenda dai contorni scontati, del resto aveva spinto lo stesso Crocetta appena ieri a dichiarare: "la mozione non passerà perchè altrimenti molti deputasi diventerebbero dei disoccupati"
Ed ecco, che con il suo proverbiale potere di sintesi, è proprio il Governatore Crocetta, in un momento delicatissimo per la Sicilia e per la propria Giunta che è all'ennesimo rimpasto, a focalizzare il fulcro della nostra politica isolana. I deputati non lo sfiduceranno, non perchè vi è in progetto politico nuovo capace, dopo due anni di immobilismo, di rilanciare la nostra isola, non perchè vi è una nuova coalizione tra le forze politiche ree di essersi finalmente rese conto dello stato in cui versano i siciliani, come non certo perchè si sono riusciti a risolvere i problemi di bilancio e gestione dei fondi europei, ( ricordiamo che la Sicilia ne ha spesi meno della metà) senza contare la possibilità che si facciano interventi SERI e strutturati sulle politiche del lavoro. No nulla di tutto ciò! I deputati non lo sfiduceranno perchè sfiduciarlo vorrebbe dire a loro volta doversi dimette e perciò perdere loro stessi il lavoro... Considerato che sono passati appena due anni dalla loro elezione risulta ancora presto... rinunciare a oltre 9 mila euro al mese e a tutti i privilegi connessi alle loro "prestigiose" deputazioni.
Cari lettori Crocetta ha detto una grande verità, tanto grande quanto tragica, è proprio questo il nodo, la scandalosa statura e pochezza d'animo di chi ci rappresenta in parlamento e governa. Questo è il dibattito politico su cui si arrovella la nostra classe dirigente nulla di più. Il vero punto è questo: l'esperienza di Rosario Crocetta è giudicata fallimentare, piena di "buchi" e rimpasti continui in giunta, non c'è equilibrio politico, serenità nel governare, ma a casa non ci va nessuno perchè alla fine gli interessi personali di ogni deputato legati alla propria splendida poltrona vincono su tutto. Anche sul popolo, le famiglie, le imprese, i giovani, gli indigenti, i disoccupati, la cultura, l'università, i figli e i nipoti... di tutti noi siciliani che continuiamo a preferire il farci prendere palesemente per il Cul.O , piuttosto che recuperare un sano sentimento d'orgoglio e di protesta sociale. Del resto questi signori li abbiamo votati noi...