"Presenterò un dossier alla magistratura, perchè così non possiamo continuare. Mentre rischiamo la pelle c'è chi si diverte a sfotterci. Sulla faccenda dei terreni dell'Eas la maggior parte delle testate hanno dato rilievo a questa vicenda in modo positivo; altri, che non si capisce da che parte stiano, hanno ironizzato nei confronti del presidente della Regione. I blog sono pieni di commenti anonimi spesso irriguardosi". Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
"Combattiamo una battaglia civile - prosegue Crocetta - che dovrebbe impegnare tutti. Persino l'informazione siciliana ma una parte di questa sta giocando sporco, nella difesa di certi interessi e anche su questo faremo chiarezza nei dossier che presenteremo".
Da qui "un appello alla stampa siciliana: non è un giochetto da ragazzi quello che stiamo facendo, qualcosa per cui si possa sfottere anche con insulti indicibili, come se il giornale non avesse responsabilità sui commenti pubblicati. Questo devono saperlo molto chiaro: ci sarà un querela al giorno e dopo ognuno si assumerà le sue responsabilità di fronte alla legge".
Le parole del govenatore non sono piaciute all'Assostampa siciliana, che replica: "Se Crocetta ha davvero il coraggio di andare fino in fondo nella lotta alla mafia, senza fare proclami e lanciare accuse generiche e demagogiche, faccia i nomi dei giornalisti e delle testate che secondo lui 'giocano sporco nella lotta alla mafià. Altrimenti taccia. Se, invece, come è più probabile, il problema è di non accettare alcun tipo di critica o di ironia allora sarebbe più utile un corso accelerato di democrazia".