Che la situazione in Consiglio Comunale di Palermo non sia tra le più fluide si era capito da tempo. Una maggioranza altalenante una posizione dei 139 in attesa di una decisione del proprio leader Leoluca Orlando su cosa "fare con il Partito Democratico", un serio problema nell'approvazione del bilancio consuntivo 2013. L'opposizione fa sentire la propria voce dichiarando:
"Al Comune di Palermo è arrivata ormai l'ora del tutti contro tutti: Consiglio Comunale contro Giunta, Collegio dei Revisori contro Amministrazione, dipendenti delle società partecipate contro tutti". E' l'allarme lanciato dal consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia, che prosegue: "Ogni giorno che passa, la situazione al Comune rischia di diventare sempre più esplosiva, senza che ci sia nessuno che riesca a mettere ordine. Nonostante il difficilissimo periodo di crisi economica che stiamo attraversando, nessuno cede di un millimetro rispetto a quanto finora conquistato, barricandosi dietro la formuletta magica dei "diritti acquisiti". Ma non ci si rende conto che questi fantomatici "diritti acquisiti" ormai fanno acqua da tutte le parti, a cominciare dalle generose retribuzioni di dirigenti, funzionari e burocrati. Se veramente vogliamo che l'intero sistema regga e non crolli su sé stesso, ognuno di noi deve essere cosciente di dover rinunciare a qualcosa, anche a costo di percepire uno stipendio un po' più basso, soprattutto coloro che hanno la fortuna di avere salari molto più alti della media. Il tempo delle vacche grasse è finito da tempo, tutti devono rendersi contro che, per tirare avanti, è fondamentale stringere la cinghia. Non si tratta di sostenere sacrifici immani, ma soltanto di fare in modo che le poche risorse disponibili siano sufficienti per tutti.
E' necessario, quindi, che dentro l'intera macchina comunale sia intrapresa al più presto una dura lotta contro tutti gli sprechi, di qualunque genere e, nello stesso tempo, ottimizzare al massimo sia le risorse umane che quelle finanziarie. Tutti devono capire che essere dipendenti del Comune o delle società partecipate non significa soltanto ricevere a fine mese lo stipendio, ma comporta l'obbligo, soprattutto etico e morale, di fare fino in fondo il proprio dovere, senza alcun sé e alcun ma. Nessuno si senta escluso da questo obbligo. Se qualcuno pensa di continuare a vivere di rendita si sbaglia di grosso. E l'Amministrazione faccia in modo che le poche risorse a disposizione sia sufficienti per tutti, senza alcun spreco. I cittadini palermitani sono stanchi di sopportare, hanno diritto di avere risposte veloci, precise e puntuali. Palermo merita di diventare una città normale. Non possiamo continuamente passare da un'emergenza all'altra".