"L'affrettata chiusura delle Province, e ancor di più i drastici tagli effettuati ai trasferimenti, mettono a rischio il corretto avvio dell'anno scolastico". A denunciarlo è la Fp Cgil di Palermo, che lancia l'allarme stipendi alla Provincia di Palermo, dove con l'abolizione degli enti e con i tagli subiti c'è il rischio, "di non poter garantire gli emolumenti ai dipendenti oltre il mese di settembre".
"Ci chiediamo - dicono Filippo Romeo e Giovanni Cammuca, rispettivamente segretario Fp Cgil di Palermo e componente della segreteria Fp Cgil di Palermo- con quali risorse si procederà a dare copertura agli incarichi di supplenza dei posti vacanti dell'istituto provinciale di Cultura e Lingue Ninni Cassarà. E come si farà fronte alle spese correnti per la corretta gestione dell'anno scolastico. È più che concreto il timore che in assenza di risorse è messo a rischio l'intero anno scolastico a partire dal suo avvio".
Preoccupazione viene espressa anche dal parlamentare regionale siciliano del Pdl, Pietro Alongi, che ha chiesto al presidente della commissione Affari istituzionali dell'Ars la "convocazione urgente" del presidente della Regione, Rosario Crocetta, affinchè "si dia certezza di diritto alle migliaia di dipendenti ed utenti del territorio che vivono con drammaticità e disagio la situazione economica ed organizzativa degli enti intermedi dopo il voto a favore della loro soppressione e in attesa dei nascenti consorzi".
Il parlamentare chiede anche che in I commissione vengano convocati "in tempi rapidi" tutti i commissari delle provincie siciliane. Per Alongi "il governatore e i deputati regionali che hanno voluto e votato tale soppressione hanno sottovalutato l'importanza strategica svolta delle provincie in questi anni".