Catania. Nominato il nuovo esecutivo del parco dell’Etna. Germanà: ''Serve rivisitazione nell’azione degli enti parco''

 

Nino GermanàEletto a Catania, nel comune di Nicolosi, il nuovo consiglio di amministrazione del Parco dell'Etna. A far parte del nuovo esecutivo alcuni rappresentanti dei 20 comuni del comprensorio. Salvatore Carmelo Mastroianni, sindaco di Santa Maria di Licodia è il nuovo vicepresidente. Ettore Barbagallo (assessore del comune di Viagrande), Giuseppe De Luca (sindaco di Maletto), Concetto Stagnitti (vicesindaco di Castiglione di Sicilia) e Salvatore Furnari (medico di Biancavilla) sono, invece, i nuovi componenti del consiglio.

Ma le polemiche sugli Enti parco della Regione non si fermano. Ed è l'On. Germanà, deputato del Pdl all'Ars che proprio oggi dichiara: "L'azione degli Enti parco necessita di una rivisitazione. Bisogna realmente creare i presupposti per una rivoluzione culturale che coinvolga direttamente la popolazione residente ... Se ciò che auspico non fosse possibile – continua Nino Germanà – allora la funzione di questo ente territoriale sarebbe profondamente svilita e non avrebbe più senso mantenerlo in vita. Servono più soldi ma, anche in questo settore, molti meno sprechi".

La situazione di questi Enti in Sicilia è, infatti, ormai ridotta al limite della burocratizzazione. In seguito ai controlli previsti, molti di questi sono stati commissariati a causa di una cattiva gestione amministrative e finanziaria. Ciò nonostante, questi carrozzoni sono ancora oggetto di ingenti somme di finanziamento. "Il regime straordinario dei commissari, ormai divenuto ordinarietà – sottolinea Germanà – sta portando alla cattiva gestione della cosa pubblica. Un commissario, avendo un ruolo limitato nel tempo, non riesce a definire politiche di sviluppo a medio e lungo termine ...". Nello specifico, per quanto riguarda l'Ente Parco dei Nebrodi, i tagli previsti dalla Regione sono legati ad una cattiva amministrazione: "I tagli che interessano il Parco dei Nebrodi sono probabilmente la diretta conseguenza della cattiva gestione amministrativa dello stesso – ha spiegato Germanà – Un Ente che fino a pochi anni orsono era un fiore all'occhiello per trasparenza e buona amministrazione, si è trasformato negli ultimi anni in un carrozzone, passando da esempio virtuoso a emblema di sprechi: non c'è più programmazione, non si riescono a catturare risorse da investire strutturalmente sul territorio, un Parco che dovrebbe essere il volano dell'economia locale si è trasformato in un Ente che impone soltanto un insieme di vincoli territoriali".