"Se a dicembre non cambierà nulla siamo pronti alla mozione di sfiducia. Cosa metteranno nella pentola famiglie e imprese siciliane, chiacchiere?".
Comincia così l'intervento del capogruppo del M5S all'Ars Giancarlo Cancelleri che alla fine dell'ultima seduta di sala d'ercole, da domani in ferie, ha passato in rassegna fallimenti e scivoloni del presidente della Regione, che vanno dagli attacchi personali (in occasione della campagna elettorale) al Parlamento e alla stampa, passando per la raffica di annunci a vuoto, fino agli inutili finanziamenti a pioggia per i cantieri di lavoro che hanno sottratto risorse alle piccole e medie imprese.
Durissimo e inatteso l'attacco al governatore Rosario Crocetta, che segna la fine di quello che qualche mese fa era parso come un possibile idillio. Come riporta l'Agi, il portavoce dei grillini, Giancarlo Cancelleri, ha preso spunto dalla vicenda del Muos di Niscemi e ha accusato Crocetta di aver parlato a sproposito di infiltrazioni mafiose tra i comitati che si oppongono al sistema satellitare delle forze armate statunitensi. Di qui ha sparato ad alzo zero contro Crocetta, rinfacciando al presidente della Regione di non aver mantenuto le sue promesse. "Il 30 ottobre le disse in tv di essere piu' grillino dei grillini, di avere sette stelle.
Lei ha megafoni in quantita', ma di stelle non ne ha nessuna", ha affermato Cancelleri, mentre Crocetta lo ascoltava immobile, seduto al banco del governo. "Mi aspettavo - ha affermato Cancelleri - un intervento deciso del presidente della Regione a salvaguardia del parlamento e da parte di chi come me e' stato attaccato solo per aver espresso un giudizio sul merito.
E aspetto ancora le scuse ufficiali e pubbliche per le sue dichiarazioni sul mio datore di lavoro. E anche sulle dichiarazioni che ci sono mafiosi in Aula, lei non ha risposto ha detto solo che ci sono panciuti e avvicinati: io desidero i nomi".
"Mi aspettavo - ha proseguito il capogruppo M5S - dei chiarimenti dopo le dichiarazioni di infiltrazioni mafiose nei movimenti No Muos. Si rende conto della gravita' della sua affermazione? E degli attacchi alla stampa e delle sue richieste a decidere da che parte devono stare. Come se ci fossero solo due opzioni in questo mondo. Il suo e' un gioco pericoloso". Cancelleri ha attaccato a testa bassa e rivolto a Crocetta ha scandito: "Tante belle parole, tanti proclami aspettiamo la rivoluzione ma non ce n'e' nemmeno l'odore. C'e' solo puzzo di compromesso morale". Il portavoce stellato ha poi, tra l'altro, accusato Crocetta di non aver mantenuto le promesse sul dimezzamento del suo stipendio, di non aver affrontato i problemi del lavoro e della disoccupazione, di non aver inciso sulla sanita'.
LA REPLICA DI CROCETTA: STRIZZATE OCCHI A OPPOSIZIONE
"Trovavo singolare e lo ribadisco, che una persona come il suo datore di lavoro, avesse piu' volte difeso il mafioso Di Vincenzo senza subire da lei alcuna censura. Ho fatto un'analisi politica, che si riferisce a un suo comportamento politico". Cosi' il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha esordito nel replicare al capogruppo M5S Giancarlo Cancelleri, che gli ha rivolto un attacco frontale di grande durezza partendo dalle accuse rivoltegli circa il suo datore di lavoro. Crocetta ha accusato a sua volta Cancelleri: "Lei strizza l'occhio all'opposizione perche' sente l'esigenza di differenziare il suo movimento politicamente". Sull'antimafia si dividono dunque il governatore e i grillini, ma non solo. "Non penso che il Parlamento sia mafioso. Ma trovo assurdo ergere uno steccato corporativo dicendo 'andate a denunciare'. Le assicuro che abbiamo gia' denunciato", ribatte Crocetta a Cancelleri sulle infilitrazioni mafiose.
E poi passa a respingere tutte le altre accuse rivoltegli dal capogruppo M5S: "Rispetto alle nomine, il Parlamento e' liberissimo e il governo non ha nulla da eccepire. Rispetto al mio stipendio sono affari miei personali e non attengono alle sue valutazioni. Quello che io dichiaro in tv non attiene al dibattito parlamentare di oggi. Non ho mai detto che presentero' una legge per tagliare lo stipendio ai deputati, perche' il Parlamento si autogoverna". E poi la risposta sul Muos di Niscemi, cui i grillini si oppongono mentre il governo regionale ha autorizzato la ripresa dei lavori del sistema satellitare delle forze armate Usa: "Non ho tutti questi poteri -ha chiarito Crocetta- ho solo poteri amministrativi. Io ho il dovere di essere custode degli interessi della Sicilia. Non e' il mio governo che ha autorizzato il Muos, e' il governo nazionale e il governo regionale precedente che e' stato costretto a farlo. Io rispetto la legge".