"Il Mov 139, da oggi è il mov 138". A dirlo è il responsabile dell'organizzazione del Pd, Antonio Rubino a seguito del passaggio del consigliere comunale Loris Sanlorenzo, dal gruppo fondato dal sindaco Leoluca orlando (il Mov 139), al Partito Democratico.
Sanlorenzo è stato ben accolto dal Pd ed ha già incontrato il segretario provinciale Enzo Di Girolamo, Antonio Rubino e i consiglieri comunali democratici Teresa Picione, Rosario Filoramo e Carlo Di Pisa.
«Con la sua storia, la sua esperienza e la sua capacità politica – dicono – darà un contributo importante al rilancio dell'azione politica del partito nell'interesse della città". Poi la nota critica a Orlando: "Questa scelta – dice Rubino – dimostra che il matrimonio tra il sindaco e la città è sempre più in crisi".
Sanlorenzo, che ha occupato una delle poltrone di sala delle Lapidi grazie alla corsa elettorale con Idv, ha deciso di lasciare Orlando e il movimento nato lo scorso Luglio, nonostante le ragioni delle sua scelta di candidarsi al Consiglio Comunale a suo supporto avessero "radici lontane".
La dichiarazione di Sanlorenzo - "Le vicende politiche che stanno interessando il Paese, vedono ormai il progressivo delinearsi di due schieramenti che, pur costretti per il bene collettivo a collaborare nell'azione di governo, fanno riferimento a visioni e modelli di sviluppo profondamente diverse e praticano un dibattito e una democrazia antitetici.
Il travaglio che il Partito Democratico vive in questi mesi ne sta rapidamente rinnovando il linguaggio, i contenuti, i meccanismi di partecipazione, la selezione della classe dirigente. Tale sforzo, a volte lacerante, sta preparando il PD ad assumere responsabilità di governo, ben oltre l'attuale temporanea esperienza, per guidare il Paese fuori dalla crisi che da troppo tempo lo investe, riaffermando contro ogni tentativo di ambigui accordi sottobanco, il rispetto della legalità e il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
In tale scenario ogni frazionismo, un disordinato movimentismo autoreferenziale, privo di regole democratiche ed organi di garanzia e, infine, ogni residuo tentativo correntizio rischiano di ritardare il pieno raggiungimento dell'obiettivo finale.
Profondamente convinto della validità del percorso intrapreso e confortato dal confronto con quanti hanno espresso fiducia nei miei confronti alle scorse elezioni comunali, ho deciso di aderire al Partito Democratico, conferendo l'intero contributo della mia esperienza professionale, politica ed istituzionale.
Aderisco oggi, qui ed ora, ad un partito e a un progetto in piena evoluzione al cui dibattito intendo partecipare proprio nella fase costituente. Non intendo infatti aspettare il successo di questo o quel candidato alla Segreteria Nazionale, ritenendo, che a differenza di quanto accade da anni in Italia, in Sicilia e a Palermo, la politica si fondi prima di tutto sul progetto che propone alla società civile e soltanto dopo scegliendo la persona che meglio possa interpretarlo.
Credo che il Paese tornerà a crescere politicamente quando avrà finalmente archiviato la stagione di cosiddetti leaders, maggiori o minori, che fanno di se stessi il progetto.
Per tali ragioni, trovandomi ad esercitare anche un ruolo istituzionale all'interno del Consiglio Comunale, lascio il Gruppo Consiliare Movimento 139, di cui ringrazio i consiglieri componenti per il lavoro svolto finora insieme e aderisco a quello del Partito Democratico della cui piena e cordiale accoglienza sono onorato.
Relativamente al sostegno all'attuale Amministrazione Comunale, esso sarà da me esercitato nell'ambito dei singoli atti proposti al Consiglio e con il solo limite del rispetto dei miei valori e della mia storia".
Le reazioni - A commentare questo passaggio, uno dei fedelissimi di Orlando, Aurelio Schiavone, capogruppo del Mov. 139: "Prendo atto del fatto che dopo aver beneficiato del trascinamento della lista e del successo di Leoluca Orlando per essere eletto al Consiglio comunale, Loris Sanlorenzo ha fatto una scelta che non ha alcuna motivazione politica."