Ballottaggi e sorprese. Il M5S conquista Ragusa, a Messina un sindaco 'no Ponte'

fascia-sindacoI Cinque Stelle conquistano Ragusa, mentre Messina sceglie il candidato "No Ponte".
I ballottaggi in Sicilia hanno riservato molte sorprese e, di certo, i partiti sono chiamati a una riflessione. Se infatti il centrosinistra non è riuscito nell'impresa di conquistare tutte le amministrazioni, il M5S dato per spacciato sembra non stare poi così male e il centrodestra continua a perdere terreno in quella che era la 'sua' regione.

A Ragusa Federico Piccitto diventa sindaco col 69%, più del doppio dei voti di Giovanni Cosentini, già vice sindaco ed ex cuffariano, sostenuto da Pd, Udc e dall'ex sindaco Nello Dipasquale, che dopo aver voltato le spalle al Pdl, è transitato, col suo movimento 'Territorio', nel Megafono, la creatura politica del governatore siciliano Rosario Crocetta. Il neo sindaco a 5 stelle conquista anche il premio di maggioranza, ottenendo 20 dei 30 seggi in Consiglio comunale.

A Messina Felice Calabrò, che al primo turno non ce l'aveva fatta per soli 59 voti (aveva raggiunto il 49,94%), è stato battuto da Renato Accorinti (52,6%), che vince per quasi 3.500 voti ma senza avere la maggioranza in Consiglio comunale. Accorinti, 59 anni, è insegnante di educazione fisica e tecnico della Federazione italiana di atletica leggera; è tra i fondatori del movimento 'No al Ponte' sullo Stretto.

Dei tre capoluoghi al voto, solo Siracusa va al centrosinistra. Giancarlo Garozzo vince il ballottaggio col 53,3% su Ezechia Paolo Reale (46,7%), appoggiato da liste civiche e dai ''ribelli'' del Pdl, capeggiati dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo, che al primo turno era riuscito a sconfiggere il candidato ufficiale del suo partito.