L'Assemblea regionale siciliana chiude e riapre a settembre, mercoledi 18 alle ore 16. Più di un mese di ferie per i deputati che oggi hanno concluso con una seduta d'aula, più che animata.
E' stato approvato con 48 voti favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto il disegno di legge "Modifiche all'articolo 128 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 e successive modifiche ed integrazioni ed iniziative in favore degli enti teatrali e delle province regionali", mentre sono stati accettati dal Governo come raccomandazione 3 ordini del giorno sullo stesso argomento.
I fondi: 300 mila per il Teatro Massimo, 200 mila euro andranno allo Stabile di Catania, 300 mila per il Massimo Bellini di Catania, 200 mila per il Teatro di Messina, 300 mila per il Biondo di Palermo, 200 mila per l'Inda, 300 mila per la Foss. Previsti inoltre 200 mila euro per il finanziamento dei teatri comunali non titolari di contributi regionali nonché per il finanziamento di attività di start up.
Il ddl prevede lo spostamento di 5 milioni che andranno nelle casse sofferenti delle Province siciliane e saranno prelevati da un fondo rimasto fin qui inutilizzato.
Polemiche e malcontento erano già montate nei giorni scorsi e tornano immancabili oggi a seguito dell'approvazione: "Con la legge sulla Tabellona H approvata oggi dall'ARS si è sostituito un sistema imperfetto con un sistema imperfettissimo – ha detto Vincenzo Figuccia, vice capogruppo del Partito dei Siciliani MpA – che affida tutto alla massima discrezionalità del Governo. Oggi invece che far sparire i numerosi enti beneficiari della ex
Tabella H, aumentano solo i poteri discrezionali del Presidente della Regione.
Malgrado i numerosi tentativi di miglioramento e di dialogo con il Governo, non possiamo che registrare la totale chiusura del Presidente Crocetta volta a sostituirsi non solo al Parlamento, ma anche alla sua stessa maggioranza e ai suoi stessi Assessori.
Non possiamo che prendere atto del fatto che il Presidente Crocetta ha tarpato le ali agli stessi deputati della maggioranza che hanno
provato ad apportare dei correttivi, così come le ha tarpate a quegli Assessori che avevano fatto un lavoro certamente meritevole di sintesi fra le diverse esigenze. Quasi nullo è lo spazio dato alle Province che hanno tante emergenze oltre quelle già ricordate delle scuole; ci sono le emergenze legate ai dipendenti, ai servizi, alle società partecipate.
La verità che questa legge è frutta della totale assenza di programmazione e che lascia intatte le emergenze della Sicilia e dei
Siciliani."
Approvato il Ddl antiparetopoli (o sull'incompatibilità) - Con 55 voti favorevoli 3 contrari e 5 astenuti il disegno di legge "Norme in materia di ineleggibilità dei deputati regionali e di incompatibilità con la carica di deputato regionale e di componente della Giunta regionale".
Una bocciatura quasi senza appello per il governo Crocetta quella che è arrivata oggi in Aula dal Movimento Cinque Stelle in occasione della dichiarazione di voto sul ddl. "Proclami circensi per sorprendere il pubblico – ha detto Il capogruppo all'Ars per il M5S Giancarlo Cancellieri – e una rivoluzione di cui non si sente nemmeno l'odore, anzi si sente puzza di compromesso morale. Se a dicembre non cambierà nulla siamo pronti alla mozione di sfiducia. Cosa metteranno nella pentola famiglie e imprese siciliane, chiacchiere?".
"La legge che è arrivata oggi in Aula è nei fatti una legge vuota, che ha risentito del comportamento ondivago del Governo e del Presidente Crocetta – ha detto Toti Lombardo del Partito dei Siciliani –. Una legge presentata in prima battuta molti mesi fa che è poi stata condizionata non dall'interesse reale del Governo per questo tema, quanto piuttosto dall'interesse personale del Presidente della Regione alla visibilità mediatica.
Una politica quindi dettata dalla cronaca e dall'opinione pubblica, fatto di per sé non negativo ma il cui risultato è però estremamente
deludente, perché non cambia nulla nei fatti."
"Come volevasi dimostrare la Legge Antiparentopoli, affrettatamente varata con il sostegno della Maggioranza, si appalesa come un
grande papocchio: anticostituzionale, demagogica e inutile".
Così il Parlamentare regionale del PdL, On. Giorgio Assenza a seguito del varo della legge Antiparentopoli –. Posto che esca indenne, ma nutro forti dubbi, dalla scure del Commissario dello Stato, questa legge, così com'è stata formulata, non solo non
impedisce i favoritismi, evidenziati dalle inchieste di parentopoli, ma, quel ch'è peggio, inquadra come incompatibili con la carica di deputato coloro che sono anche semplici iscritti (soci) di associazioni onlus come, ad esempio, l' Associazione ciechi, discriminando così i disabili. Quando abbiamo iniziato dibattito su questa norma – ha aggiunto – ci siamo appassionati e abbiamo cercato di renderla concreta ed attuabile, contribuendo ai lavori della I Commissione, che ha fatto un ottimo lavoro.
Una volta che il DDL è approdato in Aula quel lavoro è però andato perso, con una norma che è solo l'immagine sbiadita di ciò che avrebbe dovuto essere.
Questa che arriva in Aula è una norma ripulita, anestetizzata. Priva di ogni vero provvedimento contro i parenti e gli amici, restano norme ridicole prive di significato amministrativo e politico. Con i nostri emendamenti, talmente logici ed ovvii da risultare inaccettabili per il Governo, abbiamo provato a migliorare il testo, ma non restano che poche cose... una legge che prevede l'incompatibilità con la bocciofila ma non impedisce i favoristimi e i clientelismi.
Ci chiediamo dove siano coloro che si erano detti felici di una vera norma contro parentopoli. Dove sono i Grillini di fronte alla vuotezza di questa legge?"
I due testi sono stati modificati più volte (il ddl antiparentopoli è stato riscritto anche per via dell'informale bocciatura arrivata dal commissario dello Stato ndr.)