A scriverlo è il presidente del circolo Sinistra ecologia e liberta di Terrasini Franco Cascio che questa mattina su fb ha espresso la sua idea sulla parata del Pride: "La sfilata del Gay Pride è il peggior insulto che si possa fare alle donne, agli uomini e all'amore. Un esercito di froci vestiti da carnevale esibiti come fenomeni da baraccone. L'orgoglio gay sono due uomini che visitano un museo tenendosi per mano. L'orgoglio gay è una donna che scrive pubblicamente "mi manchi" alla sua compagna lontana".
Al post sono seguite un paio di condivisione e i classici "Mi Piace" tra i quali salta all'occhio quello del deputato del Pd Pino Apprendi, che ha partecipato alla presentazione del primo Pride di Palermo, quello del 2011 e che sta portando avanti una battaglia per l'approvazione del ddl per le coppie di fatto.
A seguito del post inevitabile è scoppiata la polemica; gay, etero trans hanno chiesto spiegazioni.
E poco fa è arrivata la replica di Cascio: "L'aver omesso di virgolettare l'espressione "Un esercito di froci vestiti da carnevale esibiti come fenomeni da baraccone" nel mio post di stamattina sulla sfilata del Gay Pride, ha provocato qualche incomprensione. Le virgolette – ha detto – infatti avrebbero fatto intendere meglio (mi spiace per qualche solitamente attento osservatore, ma sarebbe bastato leggere la seconda parte del post per arrivarci da soli!) che quell'espressione non appartiene al mio pensiero, ma potrebbe essere partorita dai tanti che identificano il Pride (e spesso purtroppo anche gli omossessuali) solo in quella sfilata in cui alcuni stupidi esibizionismi e immotivate volgarità rischiano di fare perdere il reale significato a una causa nobile come la manifestazione del Pride in cui si dibatte di tutela diritti di tutte le minoranze. Pur ritirando l'espressione colorita (che in ogni caso, come si sarà capito, non riguarda il mio pensiero), ribadisco la mia personale contrarietà a tutte le forme di rappresentazione grottesca dell'omosessualità"
Pino Apprendi da noi contattato, ha chiarito: "Ho riletto il post di Franco Cascio e ne condivido tutta la seconda parte . Per quanto riguarda il gay Pride , personalmente ho sempre partecipato e parteciperò anche questa volta. La parata serve come manifestazione catalizzatrice di un modo di essere che comunque è manifestazione di libertà. Ciò che mi disturba è la scarsa mobilitazione che c'è stata e continua ad esserci per fare approvare la il ddl per le unioni civili e le coppie di fatto. Considero ipocriti tanti che apparentemente sostengono il movimento ma poi non sono consequenziali pur avendo strumenti per intervenire e determinare. La scorsa legislatura all'ars il mio ddl fu osteggiato da tutti".
La replica di Sel - "L'assemblea Prov.le SEL di Palermo si riconosce integralmente nel percorso politico e civile del Pride nazionale, condividendone i valori ed avendo assunto SEL, sin dalla sua costituzione, la battaglia per il riconoscimento e la difesa dei diritti LGBT come trave portante della democrazia.
Per tanto stigmatizza la nota pubblicata su FaceBook del militante Franco Cascio, prendendo le distanze dal contenuto, dalla forma e dal linguaggio utilizzato nella stessa.
SEL Palermo sarà presente, come da tre anni a questa parte, alle iniziative del Pride village e parteciperà' orgogliosamente alla parata festosa, colorata e gioiosa del 22 Giugno".
© Riproduzione riservata