"Il governo regionale non ha avuto alcuna capacità di sostenere e far pesare presso il governo nazionale le esigenze della Sicilia. Così la Regione ottiene somme per gli ammortizzatori sociali che sono del tutto insufficienti ed inferiori rispetto alle altre regioni, mentre aumentano le domande nell'Isola". A dirlo è Giorgio Tessitore, segretario regionale Cisl Sicilia, intervenendo sulla vertenza degli ammortizzatori in deroga.
Le parti sociali si dicono "preoccupate" per effetto di "questa gravissima situazione. Le crisi aziendali che si dovranno affrontare nei prossimi mesi si tradurranno direttamente in licenziamenti e per questo torneremo nei prossimi giorni a protestare unitariamente insieme agli altri sindacati".
Per Tessitore la Sicilia è al "nono posto nella graduatoria dell'assegnazione delle risorse nazionali per gli ammortizzatori, mentre per esempio un'altra regione meridionale e ben più piccola, quale la Puglia, si trova al secondo posto con ben oltre 50 mln di euro assegnati. L'assessore regionale al lavoro mostra, ancora una volta, un alto livello di insensibilità sociale perchè non ha convocato le parti sociali per la verifica dell'accordo sugli ammortizzatori necessari per il secondo semestre dell'anno e anche perchè il ritardo accumulato nelle procedure di sblocco delle misure contenute nel Piano di azione e coesione è alto".
Le somme finora assegnate alla Sicilia dal governo nazionale per tutto il 2013 sono 59 mln di euro, mentre ammontano a circa 94 mln di euro i fondi necessari per le domande già presentate e non ancora definite. "Attendiamo una convocazione dalla regione - conclude Tessitor e- e l'emergenza sociale rischia di esplodere".