"Parliamoci chiaro. Alfano per tante cose è bravo. Ma fare il segretario di un partito non è mestiere suo". Parola di Gianfranco Miccichè, intervistato la La Repubblica.
"Prendiamo ad esempio la Sicilia – spiega il sottosegretario all Funzione Pubblica - la sua regione, quella in cui dovrebbe essere più forte. Ecco. Non puoi partire dal 61-0, da sei presidenti di province su nove, da sei sindaci di capoluogo su nove e poi perdere tutto. Regione compresa. Per non dire delle amministrative in tutto il resto d'Italia, da due anni a questa parte. Ripeto, parlo da osservatore esterno. Ma dopo tante batoste, l'allenatore si cambia. Oppure ti porta in serie C".
"A me non fa simpatia – ammette - vero, ma ha dimostrato di avere delle doti, da vicepremier farà bene. La gente pretende una classe dirigente nuova. Lui ricopre già parecchi incarichi".
Inevitabile parlare della possibilità di una 'rinascita' di Forza Italia. "Se oggi rinascesse Forza Italia con lo spirito del '94 – secondo Miccichè - dunque con gente nuova, col coinvolgimento vero della società civile, allora l'entusiasmo sarebbe coinvolgente per vecchi e nuovi elettori. Impensabile invece se restano queste figure al comando. Se rinascerà con lo spirito e l'entusiasmo del '94 non avrei esitazione a dare il mio contributo. L'importante sarà recuperare quello spirito del fare che purtroppo mi sembra non caratterizzi molto questo governo".