Il bando della discordia va a Lorenzo Zichichi. Il figlio dello scienziato trapanese assessore ai Beni Culturali in Sicilia si è aggiudicato – con la sua Cigno edizioni, in associazione con la Syremont – la gara da 2 milioni e 450 mila euro che era stata indetta dalla soprintendenza di Messina. Una partecipazione che già aveva fatto tanto discutere, tanto da fare sorgere un "caso" riguardo un eventuale conflitto di interessi tra l'attività da imprenditore del figlio di Antonino Zichichi, proprio nel campo d'azione del padre nelle sue vesti d'assessore.
L'appalto prevede l'adeguamento tecnologico e l'allestimento di strutture pubbliche per "la conservazione ed esposizione di contenuti artistici e culturali contemporanei e nella organizzazione della rassegna 'Eolie - Tappe di viaggio' con artisti di fama internazionale". Ma le cinque società escluse hanno già presentato ricorso al Tar.
Le ulteriori polemiche all'orizzonte, dopo l'aggiudicamento, hano poi portato Zichichi Jr. ad annunciare il "ritiro dalla gara". "Con questo atto chiudo il mio rapporto con la Sicilia, sono molto amareggiato e quasi disgustato. Speravo di perdere questa gara'', dice evidentemente amareggiato Lorenzo Zichichi, non dimenticando di sottolineare "però che l'offerta per la gara fu presentata prima delle elezioni regionali, quando Crocetta non era ancora governatore e mio padre non era assessore".