La Favorita, a volte chiamato parco, questo week end è rimasta aperta alle automobili.
Troppo spesso chi fa il nostro mestiere, quello di informare e qualche volta legittimamente commentare, è tacciato di remare sempre contro, di cercare il pelo nell'uovo, di fare ostruzionismo fine a se stesso... ma è davvero così?
Il caso della chiusura della Favorita da noi, come da migliaia di cittadini, contestato e analizzato come assolutamente privo di qualsiasi fondamento logico, resta emblematico.
Tanto emblematico che questo week end la zona in questione non è stata inibita al traffico automobilistico. Ma allora quale era il "piano" dell'Amministrazione Comunale? Dove è finito l'intendimento di "donare" alla città un parco verde, come detto dallo stesso sindaco, "il più grande impianto sportivo all'aperto"... La risposta resta sempre la stessa. Un parco che nulla ha di tale nomea, un impianto sportivo che nulla ha di tale nomea, un sistema viario e un piano alternativo alla circolazione da e per Mondello assolutamente inesistente e forse non da ultimo un'Amministrazione che va avanti a furia di tentativi senza una reale programmazione di fattibilità.
Ma quello che noi diciamo vuole andare anche oltre. Il progetto Favorita non va e non deve essere abbandonato. Certo è che i criteri devono essere diversi da quelli utilizzati fino ad oggi. Si inizi a bonificare e sopratutto ad attrezzare le parti che possono realmente diventare un parco attrezzato, probabilmente quelle più a ridosso della città, tutta l'area interna che va da Piazzale dei Matrimoni a P.zza Leoni, si abbia il coraggio di abbattere 100 alberi di agrumi, creando prato, aree di sosta e attrezzate, un parco giochi per bambini, una pista ciclabile interna, magari un laghetto... insomma si crei un Parco. P.zzale dei Matrimoni si allarghi, si crei un posteggio custodito, anche a pagamento perchè no. Il tema è creare servizi per i cittadini e non operazioni di mero proclamo, che altro non sono che disservizi. È impensabile, quanto inutile, credere che l'intero parco della favorita venga chiuso ma nulla osta a chiuderne una o più parti. Lo stesso potrebbe essere fatto per la zona della Palazzina Cinese, già chiusa da mesi. Ma dopo la chiusura non è stato fatto nulla. Non si è vista una fioriera in più, un asfalto che diventa ammattonato, un pullman di turisti posteggiato, nulla di tutto ciò. Cancelli chiusi e basta. Anche quell'area potrebbe essere bonificata e attrezzata, magari unita alla Città dei Ragazzi. E anche questa soluzione intaccherebbe marginalmente la circolazione automobilistica. Ma nulla viene fatto in tal senso. Il pericolo è che nella dicotomia tragica del tutto o niente, da oggi la Favorita resti sempre quella che è stata. Un polmone verde abbandonato a se stesso e senza alcun servizio, di fatto inutilizzabile da famiglie e cittadini comuni.