"Siamo preoccupati che villa Santa Teresa di Bagheria, la clinica sequestrata e ora confiscata dallo Stato all'imprenditore Michele Aiello, arrestato per mafia, possa tornare nelle mani della criminalità organizzata". A dirlo è il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
Il governatore ha rivolto un "appello al ministro degli Interni perchè la clinica venga assegnata al sistema della sanità pubblica".
La clinica, finora gestita in regime di commissariamento su disposizione del Tribunale, è stata recentemente confiscata in via definitiva all'ex re della sanità privata Michele Aiello, prestanome di Bernardo Provenzano, condannato nel processo sulle 'talpe alla dda'.
Per Crocetta "altre forme di gestione, al di fuori di quella pubblica, possono essere pericolose e prestarsi alle infiltrazioni mafiose".
Il governo regionale è quindi contrario sia alla cessione del bene ai privati sia all'ipotesi che a gestirlo siano i dipendenti attraverso una cooperativa. "Per noi questa è una vicenda simbolica - ha detto Crocetta - perchè contrastiamo il malcostume siciliano di consegnare la sanità alla mafia o ai privati che poi adottano politiche tariffarie elevate". "Sono convinto - ha concluso - che il ministro Alfano e la Prefettura di Palermo non possano che condividere la nostra impostazione".