Vigile urbano ucciso a Palermo mentre cercava di sventare una rapina in casa propria.
Mirco Vicarii, 38 anni, ha fatto in tempo a dire alla nonna che la porta di casa era aperta, poi - entrato dentro - la colluttazione e subito dopo lo sparo, di cui è rimasto vittima lui stesso.
E' successo intorno alle 14 a Palermo, in via Scillato, 20, nella zona di via Peerpignano. Il giovane era appena rientrato a casa dal lavoro mentre parlava al telefono con la compagna che, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe assistito in diretta telefonica all'omicidio.
Entrato in casa ha trovato la porta aperta e ha cercato di spaventare i rapinatori: “Polizia!” - ha sentito la ragazza, poi un paio di colpi e subito dopo lo sparo, mentre la compagna era ancora al telefono - “Mi hanno colpito!” - pare siano state le sue ultime parole.
I rapinatori – secondo quanto emerso – sarebbero stati in due ma sono riusciti a fuggire nel trambusto.
La dinamica non è ancora stata accertata ma sull'omicidio indaga la squadra mobile di Palermo. L'inchiesta è coordinata dal pm Sergio Demontis e dall'aggiunto Maurizio Scalia.
Il Sindaco Leoluca Orlando ed il Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina si sono recati questa sera presso la Camera mortuaria dell'Istituto di medicina legale, dove hanno incontrato i familiari delll'agente di Polizia Municipale ucciso.
Ai familiari e ai colleghi dell'agente, il Sindaco ha espresso la solidarietà di tutta l'Amministrazione.
Il Comandante Vincenzo Messina, che si è immediatamente recato presso l'abitazione del Vigile ucciso, ha dichiarato: "Con grande dolore assisto a questa tragedia che colpisce direttamente la nostra categoria. Alla famiglia di Mirco Vicari, unitamente ai Dirigenti e all'intero Corpo della Polizia Municipale esprimo la mia vicinanza".