Via libera dalla Giunta comunale di Palermo alla proposta di Piano triennale delle opere pubbliche. Il piano sarà adesso al vaglio dei cittadini (che possono fare le proprie osservazioni entro il 7 aprile) e poi del Consiglio comunale, chiamato ad approvarlo in via definitiva.
Il documento comprende anche gli interventi della prima annualità che, è specificato nella delibera, possono essere immediatamente cantierabili o che sono comunque già dotati di copertura finanziaria.
La Giunta ha anche trasformato in atto deliberativo alcune delle decisioni politiche già annunciate nei giorni scorsi: esce dal Piano, per esempio, l'ipotesi dello scarico nel mare di Sferracavallo, così come escono le diverse proposte di realizzazione di tre blocchi di edilizia per i Rom.
Alcune voci che erano prima indicate in modo generico vengono sostituite da voci specifiche, con elenchi di interventi, con indicazioni di spesa e fonti di finanziamento. Altri elenchi di opere, vengono invece inseriti, ma in quadro di sviluppo urbano basato su una progettualità nuova, condivisa con e partecipata dai cittadini e dalle Circoscrizioni, come nel caso dei tanti progetti di intervento che erano prima, in modo del tutto disomogeneo e confuso, destinati alla costa sud della città.
"Per dieci anni, persino dentro gli uffici comunali – commenta il sindaco Leoluca Orlando - lo hanno definito un 'libro dei sogni', oggi sappiamo che può invece essere un Piano di cose possibili, per la cui realizzazione sarà certamente necessario lavorare e lavorare molto, ma sicuramente non più un piano campato in aria, basato più sulle pressioni di singoli soggetti interessati a questa o quell'altra opera, ma piuttosto un piano di cose possibili a servizio dei cittadini e della vivibilità della città".
Si tratta nel complesso di 660 differenti interventi, per la cui realizzazione è previsto un costo di oltre 3,6 miliardi di euro, divisi in quindici macro aree, definite "Tema-Progetto" e che sono espressione del programma politico che il sindaco ha sottoposto agli elettori al momento delle elezioni.
Il primo di questi Temi-progetto, è trasversale ad altri e risponde a quanto più volte affermato dal sindaco circa la volontà di rilanciare la zona sud della città, facendone un volano di sviluppo per l'intero territorio. Nell'area del polmone verde della città, la Favorita, sono programmati 11 interventi per complessivi 23 milioni di euro. Comprendono le opere di recupero, la valorizzazione agricola e ambientale del parco, nonchè gli interventi destinati alla manutenzione della piscina e degli impianti sportivi adiacenti o ricadenti nell'area.
Sul fronte della riconversione del patrimonio comunale al fine di eliminare gli sprechi degli affitti sono programmati 22 interventi, per complessivi 115 milioni di euro. Sono compresti interventi di recupero, messa a norma, ristrutturazione e restauro di immobili comunali che potranno ospitare servizi e uffici attualmente presso sedi in affitto. Per quanto riguarda l'ntervento dei privati per la costruzione della città sono programmati 27 interventi per 433 milioni di euro. Si tratta di opere destinate alla cosiddetta "finanza di progetto" con capitali privati e le opere che discendono dagli onerei di urbanizzazione. Sono 55 interventi destinati alla manutenzione ed al potenziamento del patrimonio residenziale sociale e dei servizi sociali, compresi gli immobili confiscati utilizzabili. Rientrano in questo gruppo. il cui impegno previsto è di 175 milioni di euro, anche le opere di manutenzione degli impianti sportivi esterni alla Favorita. Sul fronte della scuola sono programmati 156 interventi per 411 milioni di euro e comprendono sia gli interventi di manutenzione (concentrati nel 2013) che quelli di completamento e nuova realizzazione di edifici per scuole di vario grado.
La rete della Cultura prevede 29 interventi dal costo complessivo di 386 milioni di euro, da destinare alla manutenzione, al recupero, al restauro e alla messa in sicurezza del patrimonio monumentale della città, nonchè all'aumento della fruibilità dei teatri, dei Cantieri culturali e dei complessi conventuali da riconvertire a spazi per la cultura.
Vivibilità, pedonalizzazioni e parcheggi è l'area che ha il maggior numero di interventi (160) e la maggiore previsione di spesa (1,6 miliardi di euro), con la manutenzione di diversi assi viari, opere di protezione dell'ambiente e del suolo, la riqualificazione di diverse aree del centro, la manutenzione di beni artistici nei parchi urbani.
La costa e la bonifica del mare è il "tema-progetto" comprende 14 interventi per 50 milioni di euro destinati alla bonifica e alla riqualificazione ambientale della fascia costiera e delle aree degradate, nonchè il recupero del litorale di Sferracavallo e del Faro di Capo Gallo.
Mentre per il verde e verde storico sono 36 gli interventi previsti da questo tema, con un costo complessivo di 97 milioni di euro, sono destinati alla manutenzione straordinaria del verde e ai nuovi impianti da realizzare nelle aree verdi, nei parchi e nei giardini storici. Innovazione. Si tratta di 6 interventi dal costo di 80 milioni per la riduzione dei consumi energetici, per l'innovazione tecnologica e informatica, per la razionalizzazione dei consumi e per l'efficienza degli impianti di preselezione della differenziata.
Per i cimiteri sono previsti 6 interventi dal costo di 53 milioni, per l'ampliamento dei cimteri dei Rotoli e di Santa Maria di Gesù e per la realizzazione di un nuovo cimitero. È anche prevista l'attivazione con questi fondi di un sistema di pronto intervento generico.
Poi c'è protezione idraulica urbana. I 9 interventi previsti da questo tema sono destinati alla sistemazione dei canali, con la previsione della demolizione e ricostruzione del Canale Passo di Rigano nel tratto compreso fra la Circonvallazione e Via Uditore. Nell'area servizi a rete ricadono 114 interventi dal costo di 509 milioni di euro, legati all'ampliamento, il completamento, la razionalizzazione e la manutenzione straordinaria di tutti i servizi a rete (Acqua, fognature, illuminazione, metano).
"Abbiamo dovuto fare un lavoro estremamente complesso - afferma l'assessore Agata Bazzi - cui hanno contribuito davvero tutti gli uffici del Comune, tutti gli assessorati e tutti gli assessori, coinvolgendo dirigenti e funzionari di tutti i settori e a tutti i livelli. Il piano, che in teoria dovrebbe essere aggiornato ogni anno per essere sempre attuale, era di fatto fermo a 10 anni fa. Negli ultimi anni, infatti - aggiunge -, si era semplicemente aggiunta ogni anno qualche altra nuova opera da realizzare, senza mai verificarne la reale fattibilità in termini finanziari e materiali. C'erano alcune operare che giacevano nel Piano, indicate come 'urgenze' da almeno 6 anni, così come c'erano due o tre progetti diversi- conclude l'assessore - da realizzare esattamente sulla stessa area della città, segno che l'elenco era fatto più su sollecitazioni giunte ad hoc, che non sulla base di una reale programmazione".
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